Roma, 14 dicembre – L’Orchestra di Piazza Vittorio e il suo abile e creativo direttore artistico Mario Tronco ancora una voltatornano a sondare la sperimentazione di linguaggi nuovi.
Dopo le felici esperienze con il Flauto Magico di Mozart e con Carmen di Bizet, che ha inaugurato la stagione attuale della Filarmonica Romana, ecco un nuovo progetto che chiude l’anno 2015 giovedì 17 dicembre sul palco del Teatro Olimpico,quando l’orchestra multietnica per eccellenza presenta in prima italiana il suo personalissimo “Credo” un oratorio interreligioso nato dalla collaborazione con il sacerdote e poeta portoghese JoséTolentino Mendonça, fra le voci più autorevoli e note della cultura cattolica portoghese.
Sarà una partitura di musiche per interpreti di estrazioni completamente diverse, elaborate da Mario Tronco(anche direzione artistica e musicale),Leandro Piccioni e Pino Pecorelli. Un viaggio musicale ma anche un messaggio di fratellanza e di pace, efficace e potentissimo, testimoniato dalla compresenza sul palco di musicisti provenienti da ogni parte del mondo, uniti dalla musica al di là dei differenti credi religiosi, politici, sociali e culturali. In sintonia anche con il Giubileo Straordinario che si è appena aperto.
Si passerà dalla musica araba al canto armonico, dalla “Petite Messe solennelle” di Rossini, ad una ninna nanna di Britten tratta da “A Ceremony of Carol”, al canto mistico sufi, dalla voce del griot – il cantastorie della tradizione africana – al suono del basso elettrico e ai suoni elaborati. E ancora il fascino del timbro dell’oud – l’antico liuto del mondo arabo-islamico – che si fonde con il suono dell’organo e dellakora, una sorta di arpa-liuto proveniente dall’Africa occidentale. Altrettanto interessante la scelta dei testi, che accosta frasi celebri di Giordano Bruno ai versi del poeta portoghese Fernando Pessoa, di Giorgio Caproni, del filosofo e poeta musulmano andaluso Ibn Arabi (1165-1240), la cui tomba a Damasco è visitata devotamente, di Zwi Kolitz ebreo lituano scampato alla Shoah, e dello stesso Mendonça, che ha curato la selezione dei testi.
Il tutto interpretato in un crogiolo di lingue fra latino, portoghese, arabo, lingua wolof e italiano. Ci sono persino brani tradotti in napoletano antico, che riecheggiano versi di Sant’Alfonso de’Liguori.
Coprodotto da Vagabundos, Accademia Filarmonica Romana e Festival Todos di Lisbona che lo ha battezzato lo scorso 10 settembre nella Chiesa di San Domenico -, il nuovo progetto dell’Orchestra di Piazza Vittorio vuole dare un significato musicale all’espressione “dialogo interreligioso”. Il teologo Küng, già nel 1964 con occhio assai disincantato, sentenziava: «il confronto tra le religioni del mondo in vista della pace mondiale è addirittura una questione di sopravvivenza».
«Credere è una condizione necessaria per vivere – sottolinea Mario Tronco. Che sia una dottrina, un pensiero o una qualsiasi relazione tra persone, ciò in cui credi determina il tuo cammino nella vita. È quella magia naturale che hanno i bambini e che si perde inevitabilmente crescendo, quando si sviluppa il pensiero, insieme alla nostalgia e una pulsione irresistibile a tornare a credere nelle cose che non si vedono. Questo “Credo” è una preghiera confidenziale, non rituale, per chi crede che Dio esiste ma anche per quelli che, guardando una stella o davanti al disastro, pregano, perché Dio esista».
Ad impreziosire la serata contribuiranno la scenografia di Lino Fiorito e il disegno luci di Daniele Davino.
Inserito nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo” sostenuto dalla Regione Lazio, Assessorato alla Cultura, Politiche giovanili, il concerto si avvale della collaborazione dell’ Ambasciata del Portogallo, dell’Istituto Camões, del Teatro Olimpico, e del patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo presso la Santa Sede.
In occasione della serata di giovedì sarà presentato il cd “Credo” prodotto da Vagabundos, in collaborazione con la Filarmonica Romana, e in vendita online su tutti i portali mp3 (itunes, amazon, etc.) a partire dalla fine di gennaio.
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