Dal 4 al 14 maggio al teatro Valle di Roma.
Due anni di spettacoli, laboratori, incontri, confronti tra artisti, operatori e spettatori, nuove produzioni, scambi desperienze e di emozioni da e oltre il palco, per promuovere, sostenere e far circolare i nuovi linguaggi e la creatività del presente: questo è il bagaglio con cui si presenta dal 4 al 14 maggio al Teatro Valle di Roma il progetto Spazi per la danza contemporanea, per un Focus che chiude idealmente questo biennio di lavoro sinergico là dove era iniziato, nel 2007 con Ritorni, con la voglia di lanciare nuove idee, valutando diverse criticità, per sciogliere nodi ed aprire altre porte alle istanze giovani ed innovative della danza in Italia.
E per guardare al futuro, il progetto promosso dalla Regione Lazio, in collaborazione con le regioni Piemonte e Campania, coordinato dallEnte Teatrale Italiano, con un iniziale sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, muove le sue riflessioni a partire dal lavoro maturo ed altissimo di due maestri dellarte coreografica internazionale: Emio Greco e Virgilio Sieni.
Emio Greco originario di Brindisi ma da quindici anni stabile in Olanda, presenta al Valle (il 4 e 5 maggio) HELL, nato da una ricerca che vuole estendere i contorni della nostra identità fisica e scatenare limprevedibilità del corpo. In questo processo creativo, molte delle connotazioni canoniche e dei rimandi abitualmente associati alla nozione di inferno vengono infranti e decostruiti, così da poter poi giungere alla fase di costituzione di un nuovo significato per la parola inferno.
È invece la voce terrigna di Nada a guidare lo spettatore nel mondo poetico di Lucrezio, tradotto da Virgilio Sieni nella partitura di primordiale, ancestrale bellezza de LA NATURA DELLE COSE (in scena il 13 e 14 maggio), che sceglie il De rerum natura per lurgenza di rivolgersi appunto alla natura delle cose, alla loro anima e origine, ponendo la danza come strumento di indagine e come manifesto per una riflessione sulloggi.
Entrambi italiani, i due coreografi hanno percorsi formativi e creativi distanti anche geograficamente, ma nel tempo hanno individuato analoghe azioni a completare ed arricchire quella più strettamente produttiva, e – luno allICKAmsterdam, laltro al Cango di Firenze riflettono sulla creazione contemporanea anche attraverso laboratori, sostegno a giovani artisti, residenze per artisti provenienti da diversi paesi, attività editoriali, formazione del pubblico.
Dopo la visione degli spettacoli di questi due maestri, esempi alti e completi dellarte coreografica, che con la loro potenza innovativa hanno travalicato confini e limiti, alimentando il lavoro quotidiano di creazione e ricerca con un costante confronto verso lesterno, il Focus diventa concreto e si concentra sul progetto Spazi per la Danza Contemporanea: giovedì 14 maggio, infatti, la giornata sarà dedicata ad unampia riflessione che, a partire da un bilancio dei due anni di attività congiunta e parallela delle regioni Lazio, Piemonte e Campania, ipotizza sviluppi futuri delle politiche messe in atto dai territori per promuovere la danza contemporanea, con il coinvolgimento di nuovi partner, per tessere una rete operativa sempre più ampia sul territorio nazionale.