Los Angeles, 10 Marzo – In ‘Foxcatcher’, un irriconoscibile Steve Carrel, è trasformato nel personaggio di John Du Pont, il miliardario erede della fortuna di famiglia. Come ornitologo pubblicò diversi libri; da buon filantropo ha fondato in Delawere il Museo di Storia della Natura. Da entusiasta sostenitore dello sport, ha sponsorizzato lo USA Wrestling. Abituato a realizzare i suoi desideri grazie al suo potere finanziario, Du Pont (Carrell) offre a Mark Shultz (Channing Tatum), un campione di wrestling in discesa, di entrare a far parte del suo team e trasferirsi nel suo centro, completo di vitto e alloggio, previa sottomissione alle regole del fondatore. Le abitudini comportamentali di Du Pont, che si ritiene di avere le capacità per fare l’allenatore della squadra, lasciano Mark spesso perplesso. Du Pont, per ottenere positivi risultati sportivi, pensa di ingaggiare nel tim di Foxcathers il fratello di Mark, David Schultz (Mark Ruffalo) campione olimpionico di wrestling e vero allenatore. Mark viene inviato come battistrada per convincere Dave ad accettare la sua proposta, ma ritornerà con una risposta negativa. Il miliardario, però, riuscirà ad ottenere l’assenso di Dave e di farlo trasferire con la famiglia nel suo Foxcather ranch diventando l’allenatore della squadra. Purtroppo i rapporti tra i tre sfoceranno in tragedia con l’assassinio di David, nel 1996, da parte di Du Pont. Il miliardario, benchè la sentenza gli riconobbe la malattia mentale pur senza considerarla a livello insano, venne condannato alla pena di 30 anni di prigione. Du Pont morì in carcere nel 2010, all’età di 72 anni.
Per l’interpretazione di questo personaggio, Carrel ha ricevuto moltissime nominations, tra cui il Golden Globe, lo Screen Actors Guild e l’Academy Award. L’attore, spesso protagonista di pellicole comiche, nel film Foxcatcher (nome del team di Du Pont) diretto da Better Miller, presenta un’inedita versione drammatica delle sue capacità artistiche . Carrel si è dovuto preparare anche vocalmente per sviluppare il tono di voce di Du Pont, imitarne gli sguardi imperscrutabili, interpretarne la flemma comportamentale spesso accompagnata da cambiamenti di umore tipici di un equilibrio psichico insano.
Mark Ruffalo ha gestito il personaggio di ‘David’ con molto tatto, dovendo mettere a fuoco le capacità e la memoria di un uomo la cui famiglia, vivente , ne ha sofferto le conseguenze per la sua perdita prematura e drammatica.
Il film sarà nelle sale italiane dal 12 Marzo.
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