Auguri Mr. Freeman!

Roma, 31 maggio 2017 –  Compie domani  80 primavere Morgan Freeman, unico attore di colore presente in tre films premiati con l’Oscar.
Una statuetta Freeman l’ha vinta nel 2005 per “Million dollar baby”, struggente pellicola diretta da  Clint Eastwood  come attore non protagonista, dopo averla sfiorata in 4 nomination relative a “Per le strade di New York” del ’88, “A spasso con Daisy” del ’90, “Le ali della libertà” del ’95, “Invictus” del 2010.
Attore versatile, ha interpretato numerosi ruoli non caricandoli eccessivamente per il fatto di essere nero; anzi se vogliamo dal personaggio  dell’arabo in “Robin Hood – Principe dei ladri”, al saggio Mandela in “Invictus”, all’ex assassino ne “Gli spietati”, tanto per citarne alcuni, Freeman ha dato un taglio assolutamente personale, frutto del suo talento, del suo modo di entrare nella parte.
Il mio personalissimo incontro cinematografico con Freeman, nel 1980, passò inosservato nel film  “Brubaker”, nel senso che lo riconobbi successivamente rivedendo la pellicola; interpretava un detenuto che rivendicava, in un istituto di pena, condizioni minime di decenza, di trattamento umano. Il duetto con Robert Redford, direttore del penitenziario, fu intenso e spettacolare e a 43 anni suonati decollò la sua carriera in ruoli oltre il caratterista.
Come spesso succede per gli attori stranieri, la connotazione degli stessi, il tratto recitativo, è da relazionare col doppiatore in questione e Freeman da questo punto di vista ha ricevuto molto da Renato Mori, scomparso nel 2014, che lo ha caratterizzato con egregia maestria.
Adesso immagino che festeggerà, col suo amico Eastwood, l’entrata nell’esclusivo club degli “80” con una buona birra e noi, dall’altro capo dell’Atlantico, ci uniamo con un buon bicchiere di vino…..  
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