Un film che narra l’eroismo di una squadra di soldati americani
dalla nostra corrispondente da Los Angeles, Maristella Santambrogio
Los Angeles, 11 novembre – ‘Fury‘ diretto da David Ayer è interpretato da Brad Pitt, Shia LaBeouf, Logan Lerman, Jon Bernthal,Michael Peña, Jason Isaacs, e Scott Eastwood. Il cast è perfetto per la scelta degli attori interpreti di una storia dove si esige un realismo autentico, complicità e solidarietà umana.
Il film presenta le ultime battaglie della Seconda Guerra Mondiale sostenute dall’esercito americano contro i Nazisti. La disfatta dell’esercito tedesco è palese, ma sono dei soldati americani, seppure ormai esausti, gli ultimi atti di eroismo nel combattere il nemico.
In questo contesto seguiamo un gruppo di soldati capitanati da Don Collier “Wardaddy” (papà della guerra), impersonato da Brad Pitt, comandante della squadra di soldati ormai decisi a vivere o morire nel carro armato sopranominato “Fury”, diventato parte della loro esistenza in battaglia.
L’equipaggio di ‘Fury’, composto oltre che da Collier, da Boyd Bible Swan ( Shia LaBoeuf), da Gray Travis (Jon Bemthal), dal Sergent Miles ( Scott Eastwood) e da Gordo Garcia( Michael Pena), rientra nel campo militare americano per portare il corpo di un loro compagno deceduto in battaglia, che viene rimpiazzato dal soldato Norman Ellison (Logan Lerman), purtroppo incapace di adeguarsi alla cinicità del gruppo ma specialmente alla violenza a cui si deve sottoporre.
Il battesimo di sangue gli viene imposto da Wardaddy che, reggendo la mano di Ellison, lo costringe a sparare ad un soldato tedesco che si arrende e chiede d’essere risparmiato. La pietà in battaglia è fuori discussione, così il giovane soldato lentamente impara a integrarsi con il resto dell’equipaggio realizzando come difenderlo nella battaglia, per la loro stessa sopravivenza.
L’ultimo estenuante scontro con un battaglione di soldati tedeschi in ritirata, li vede soccombere finchè rimangono solo Collier e Ellison che decidono di continuare il combattimento e sacrificarsi, decimando quanto più è possibile, il nemico. Una battaglia impari, eroicamente sostenuta con l’uccisione di di 300 soldati tedeschi finchè anche Collier viene colpito. Prima di morire, Collier convince Ellison a salvarsi uscendo dal portello inferiore del carro armato e a nascondersi dietro i cingoli fino all’arrivo dei rinforzi. Giunte le truppe americane, rimangono incredule nel vedere come un solo equipaggio di valorosi, abbia potuto uccidere tanti nemici.
Il film, a differenza d’altre storie di guerra, presenta in una prospettiva diversa: l’eroicità maschile e la fratellanza.
Lerman, nella conversazione organizzata dal ‘Los Angeles Time’, ha detto “È stata un’esperienza, per me giovane attore, costruttiva. Pitt, oltre ad essere un ottimo attore, è una persona piacevole e pronta ad aiutarti così ho potuto lavorare bene. Pitt ha voluto fossimo in grado di creare un gruppo solidale e specialmente capace di impersonare dei veri soldati. Le prove sono state molteplici con ottimi risultati.” Lorman è una giovane star in ascesa. Lo abbiamo visto in ‘Noè’ con Russel Crowe ed ora con Brad Pitt in ‘Fury’, dimostrare le capacità interpretative che ha, rafforzate con anni d’esperienze lavorative in cinema e televisione. Considerando la sua giovane età, 22 anni, e le parti interpretate senza sosta dall’età di sette anni, non ci sono dubbi su come saprà gestire, con scelte oculate, la carriera non solo d’attore ma di autore e regista.
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