Eravamo abituati a gustarlo e a divertirci per le sue esibizioni televisive e cabarettistiche dal palcoscenico di Zelig ma anche alla sua prima volta al Teatro Brancaccio, ci ha coinvolto nella più classica delle commedie comiche italiane impostata sul gioco dei battibecchi di una coppia “inevitabilmente sbagliata” e sulle situazioni scomode, rischiose e divertenti del classico “menage à trois”, tra moglie, marito e…
“Tutto lascia intendere che dalla mela di Adamo ed Eva le cose si siano rovinate, per sempre! L’uomo e la donna rimangono due mondi a confronto che ruotano su orbite parallele e che solo a tratti si avvicinano, ma in verità non si incontrano mai!”
“Si accoppiano, si sposano, mettono su famiglia ma, non si sa per quale strano fenomeno, scelgono sempre il partner sbagliato! È quindi inevitabile che nessuno dei due sia contento dell’altro.”
Insieme a Roberta Giarrusso, nel ruolo della moglie, e Federica Nargi (ex velina alla sua prima esperienza teatrale), nei panni della giovane e sensuale tentatrice, sotto la guida del più esperto direttore d’orchestra amorosa dei nostri giorni, Federico Moccia, la commedia prende forma animata dalle più semplici, scontate e normali scaramucce quotidiane della coppia.
Proprio per la sua veridicità fa scaturire risate sincere e irrefrenabili. Da sempre, la commedia comica italiana degli equivoci e delle situazioni paradossali rappresentata sulle scene teatrali, diverte lo spettatore con il classico batti e ribatti tra uomo e donna, e “Lui e Lei, istruzioni per la coppia”, non si smentisce. Ma oltre a non farci rimpiangere coppie mitiche quali Lando Buzzanca e Delia Scalia o Sandra e Raimondo, ci conduce a riflessioni ironiche e profonde su nuovi argomenti e nuove situazioni più o meno “paradossali”, come l’attualissima ossessione per l’eterna gioventù da salvaguardare a qualsiasi costo ricorrendo, a volte pateticamente, alla chirurgia estetica o ad attività di palestra che rasentano aspetti maniacali. Quest’ultima attività è praticata soprattutto da uomini attempati che, a 20 anni (età in cui è comprensibile pensare di modellare il proprio corpo attraverso attività assidua di palestra), non si sognavano nemmeno lontanamente di frequentare palestre o di calcolare attraverso bilance, cronometri o altri strumenti di rilevazione il livello delle proprie performance!
È una commedia, che lo stesso Cirilli, coautore con Giorgio Ganzerli e Maria De Luca, definisce una “analisi” per la coppia che passando da una serie di spunti esilaranti, tra le quotidiane dinamiche uomo-donna, arriva alle inevitabili riflessioni sui diverbi dovuti ai diversi ruoli sociali e reciproche aspettative.
Uno spettacolo da consigliare agli amici per trascorrere momenti sicuramente spensierati e divertenti.