Il sorcione Gianni Giacomini ci parla del “suo” Renato Zero e dello spettacolo del 30 ottobre
Roma, 26 ottobre 2016 – Il prossimo 30 ottobre, al Teatro “Lo Spazio” in via Locri 42/44 a Roma, Gianni Giacomini presenterà lo spettacolo narrativo/musicale “Zero” la Favola e i suoi Sorcini. Da “No mamma No” a “Tregua” un viaggio di ricordi, narrazioni, video e rarità sul fenomeno Renato Zero che esplose nel panorama musicale alla fine degli anni ’70 e sui suoi fans che di seguito lui stesso battezzò “Sorcini”.
In questa intervista Gianni Giacomini ci spiega come nasce l’idea di “ZERO”
Come nasce l’idea di “Zero” e soprattutto perché spettacolo narrativo/musicale
L’idea di “Zero” è maturata per la forte esigenza che sentivo dentro di volermi, potermi esprimere musicalmente raccontando quella folgorata che ebbi nel 1976 quando vidi casualmente per la prima volta quello stravagante personaggio che si faceva chiamare Renato Zero. Precisamente un ottobre del 1976 esattamente 40 anni fa. Una esigenza di raccontarmi sotto quell’aspetto di me che non tutti sanno, da sorcino incallito, e di raccontare cosa ruotava intorno quel grande fenomeno di quegli anni.
Perché casualmente l’incontro?
Casualmente perché allora adolescente mia madre aveva ricevuto due biglietti per un galà musicale che si teneva a Piazzale Clodio in una tensostruttura. Presentava un certo Rosalino Cellamare. Tra la carellata di artisti a un certo punto fu presentato questo artista emergente ed eccentrico Renato Zero. Quando lo vidi con quell’abito bianco luccicante, truccato rimasi di stucco. Presentò “Madame” e “Un uomo da bruciare”
Poi?
Poi due anni dopo alle hit esplose il brano “Mi Vendo” e mi ricordai immediatamente di lui. Di seguito presentò Zerofobia al teatro tenda in p.zza Mancini e da li il mio inizio di questo cammino lungo 40 anni.
Il fenomeno Renato Zero da anni è oggetto di artisti che si cimentano in sue cover o distantissime somiglianze. Non corri il rischio di metterti in questa mischia anche tu?
In realtà è quello che temo di più se non sarò in grado di raccontare quello che voglio raccontare a questo richiamo che sto lanciando a quegli ormai Sorcioni come me.
Quindi in realtà cos’è “Zero”?
“Zero” è l’inizio del sogno, è il racconto di noi che eravamo li, ogni sera, in fila per ore per acquistare un biglietto, in fila per ore per prendere il miglior posto sotto il tendone, è la storia dei sorcini, è il cuore e la voce che intonò il 5..4..3..2..1..zero. In “Zero” racconterò episodi curiosi, mostrerò qualcosa di allora che ho custodito gelosamente. “Zero” è il richiamo
Avrai collaborazioni in questo spettacolo?
Si, collaborazioni di cui ne sono veramente fiero. Saranno miei ospiti due cantanti, due di quei pochi che stimo e che attraverso la loro voce rendono omaggio al nostro maestro: Marko Angeli dell’affermata e seguitissima Tribute Cover Band “Zerofobika” e Marco Rinaldi. Poi ci sarà un altro grande cantante che con la sua voce e le sue esibizioni rende omaggio al grande Claudio Villa, Stefano Tomassetti. Ma la perla sarà l’artista che dividerà il palco con me: l’attore Antonio Fazio. La conduzione narrativa e la presentazione di “Zero” è affidata alla professionalità indiscussa della meravigliosa conduttrice televisiva e giornalista Serena Gray con la quale da tempo collaboro artisticamente.
Ottimo! Gianni ti ringraziamo per questa intervista e ti auguriamo un grande in bocca al lupo.
Crepi! grazie di cuore a te
Quindi sorcini e zerofolli sparsi. da non perdere assolutamente questo spettacolo “Zero” che, ripetiamo, si terrà il 30 ottobre 2016 alle ore 21 presso il Teatro lo Spazio in via Locri 42/44 (S.Giovanni) Roma.
“Zero” la storia dei sorcini