Spettacolo
“Harbinger Down” World Premiere – INTERVISTE E FOTOGRAFIE ESCLUSIVE
dalla nostra corrispondente da Los Angeles Maristella Santambrogio
“Harbinger Down”, presentato all’Egyptian Theatre di Hollywood da Alec Gillis, regista, produttore e creatore degli effetti speciali, è una scommessa con se stesso.
Per chi non lo conoscesse Gillis, insieme ai fondatori della ADI, la compagnia di effetti speciali, animazione, protesi e trucchi, ha vinto un Oscar per gli effetti del film “Death Becomes Her” e nominati agli Oscar per gli effetti delle creature in “Starship Troopers”. Inoltre la ADI ha partecipato agli effetti delle creature dell’Alien franchise.
Gillis , intervistato sul red carpet, ci ha spiegato come questo “Harbinger Down” sia una risposta agli effetti speciali computerizzati , ossia ogni creatura è opera di un lavoro manuale d’artista. Gillis vuole sottolineare come i risultati da lui ottenuti seguano il percorso portato sugli schermi da Carlo Rambaldi, Rick Baker, Stanley Winston e tanti altri artisti . Noi vogliamo mantenere in vita quella creatività manuale in cui da artisti si costruisce una creatura meccanica o a misura d’uomo per continuarne la tradizione negli effetti speciali o con il prosthetic make- up .
“Come è riuscito a finanziare il film?”: ” Harbinger Down” è un film horror a budget limitato. È prodotto da Tom Woodruff jr. e la Kickstarter si è affiancata nella produzione, finanziando il nostro progetto perchè adatto ad essere portato sugli schermi.”
” Come considera il mercato multimediale del cinema d’oggi?”: ” È un mercato decisamente aperto a tutti. Infatti, vediamo giovanissimi registi cimentarsi in video visibili su YouTube. La tecnologia, nel vivaio internazionale, offre un’opportunità favorevole per nuovi talenti. Qualcuno riesce a farsi strada e crescere considerando l’esposizione nell’enorme oceano dell’internet, nel quale i giovani con computer e cellulare sono in cerca di novità.”
Più o meno tutti gli attori del film, destinati ad essere preda del mostro, hanno avuto difficoltà a parlare della loro destinazione finale.
Insistendo, specialmente con Lance Henriksen (The Terminator, Aliens, Aliens3, Aliens vs Predator, Lake Eerie…la lista è lunghissima), nella parte di Graff, ridendo ci invitava a vedere prima il film . Voleva convincerci dicendo come si debba presentare un piatto di pasta preparato per l’ospite senza spiegarne gli ingredienti. “No, anzi – abbiamo risposto – gli ingredienti si elencano proprio perchè a qualcuno potrebbe non piacere la ricetta, dunque ci dia un pò d’olio del film…. Graff quando muore?”
Cosi Matt Winston (Stephen), Giovonnie Samuels (Ronelle), Michael Estime (Dock), più o meno, ci hanno dato qualche dritta sulla sorte toccata al loro personaggio. Simpatico un dottore di professione (patologo) che comunque si è prestato a partecipare al film “Io non lavoro come attore ad Hollywood, sono dottore patologo, per amicizia mi sono offerto di partecipare al film ed avere il privilegio d’essere il secondo a morire!”
Camille Balsamo, scopriamo essere figlia di Gilles. Una bella mora sorridente. Nel film è Sadie e non muore.
“Essere diretta dal proprio padre, è stata per lei un’esperienza positiva su tutti gli aspetti?”:” Direi di sì, è stato meno pesante di quando, da bambina, mi dava ordini per fare il mio dovere e aiutare in casa. Ho imparato molto sul set di “Harbinger Down” riuscendo a mettere in pratica le lezioni di recitazione imparate nel corso intensivo alla Playhouse West, dove molti attori come James Franco hanno studiato. Ho un agente che mi rappresenta e un manager.”
” È difficile battere la competizione o nel suo caso è aiutata?”: ” Hollywood richiede preparazione e capacità, c’è sempre da imparare. Quando sei davanti alla macchina da presa sei tu come attrice o attore che devi saper convincere durante le audizioni d’essere adatta per la parte in questione.”
Foto Gallery
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Interviste attori
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