Roma, 3 aprile 2024 – Da “Un tram che si chiama desiderio” del 1951 ad “Apocalypse Now” del 1979, passando per “Il Padrino” (1972) e “Ultimo Tango a Parigi” (ancora 1972), Marlon Brando ne ha scritta tanta di bella storia del cinema.
Perché lui è stato quasi sempre protagonista di film indimenticabili, come quelli che abbiamo ricordato o come “Il Selvaggio “ (1953) e “Fronte del Porto” (1954), che lo consacrò definitivamente.
Essendo nato il 3 aprile del 1924 Marlon Brando oggi avrebbe compiuto cento anni.
Per questo vogliamo ricordarlo e celebrarlo come i grandi della sua specie meritano che sia fatto.
Perché con le sue interpretazioni ci ha fatto sognare e soprattutto pensare, visto che ogni suo personaggio non è stato mai banale, ma sempre molto particolare ed intenso.
Non a caso, come scrive Wikipedia: “È considerato una delle maggiori stelle di Hollywood, oltre che uno degli attori più carismatici e di maggior talento della storia del cinema”.
Ma è stato anche un grande difensore delle cause dei più deboli, aggiungiamo noi.
Come quella dei nativi americani, che lo spinse a rifiutarsi di ritirare l’Oscar per l’interpretazione di Don Vito Corleone ne “Il Padrino” proprio per protestare contro le ingiustizie che questi ultimi erano ancora costretti a subire all’inizio di quegli anni ’70.
Per lui era il secondo Oscar, il primo lo aveva avuto per “Fronte del Porto”, un film passato alla storia per la sua interpretazione, che poi ispirerà tanti futuri, grandi, attori hollywoodiani.
Marlon Brando si è ritirato dalle scene nel 1980 ed è morto a ottant’anni, per enfisema polmonare, l’1 luglio del 2004, a Los Angeles, la patria del cinema mondiale, dove viveva in una villa in collina ed era vicino di casa di Jack Nicholson.
Forse non poteva essere diversamente, per un grande divo come lui.
La sua città natale, invece, era Omaha, nel Nebraska, luogo di tanti linciaggi nei confronti degli afroamericani tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.
Forse è anche per queste sue origini nell’America profonda e per queste brutte storia della sua città che non ha mai dimenticato di abbracciare le cause dei più deboli.