I 70 anni della Domenica Sportiva.

Compleanno storico della trasmissione più antica della Televisione italiana.

Roma, 11 ottobre 2023.

 

Devo confessare che mi era sfuggito il doveroso ricordo dei 70 anni, oggi, della “Domenica Sportiva”, la trasmissione più longeva della nostra televisione.

Al di là della passione sportiva, che può o meno appartenerci, è indubbio che il format ha rappresentato un’epoca storica della televisione in odore di debutto.

Il nostro Paese stava faticosamente uscendo dalla tragedia del secondo conflitto mondiale e lo Sport, pur in mezzo a tante diffidenze internazionali, ci aiutò a superare il guado.

Facile attribuire a quei tempi la rinascita al Grande Torino, a Fausto Coppi e Gino Bartali, agli olimpionici Tosi e Consolini, insieme al Settebello della pallanuoto, senza dimenticare la sempre munifica Scherma.

Agli inizi c’era ancora qualche involontario riflusso nelle vecchie impostazioni dei cronisti provenienti dall’Eiar, ma man mano che passavano gli anni e con l’aiuto della tecnologia i racconti si facevano più asciutti.

La “Domenica Sportiva” è stata diretta dal fior fiore dell’eccellenza giornalistica sportiva nostrana, con qualche incursione di personaggi non appartenenti allo Sport.

Ricordiamo Enzo Tortora, a metà degli anni sessanta, Lello Bersani, cronista e critico cinematografico cantore nel 1970 dello storico scudetto del Cagliari.

Di seguito Paolo Frajese, giornalista politico che in una puntata tradì la sua simpatia per la Lazio nel commentarne un risultato negativo, Tito Stagno, anche lui prestato dalla politica e protagonista della famosa diretta dello sbarco sulla luna nel 1969.

Come non ricordare la garbata conduzione di Alfredo Pigna, l’inappuntabile e molto tecnica direzione di Sandro Ciotti, la signorilità assoluta di Adriano De Zan.

Che dire della storica “Moviola”, regno incontrastato di Carlo Sassi insieme al montatore Vitaletti, che ci ha fatto parlare, imprecare, per anni sui vari episodi.

Sarebbe troppo lungo ricordare ulteriori altri personaggi cresciuti e diventati famosi con la “Domenica Sportiva”, ma altrettanto loro stessi hanno fatto grande il programma.

E allora ricordo su tutti Beppe Viola, acuto, disincantato, che ha saputo raccontare lo sport con grande professionalità ma senza prendersi troppo sul serio.

Negli ultimi anni con l’avvento delle televisioni commerciali la sacralità della “Domenica Sportiva” si è un po’ perduta, nonostante l’accresciuto contributo, almeno in gran parte, del giornalismo femminile.

Però che nostalgia le attese fino alle 22,30 per vedere i servizi più approfonditi della propria squadra del cuore…

 

 

Exit mobile version