Il balletto certe notti al teatro argentina

 Arriva a Roma uno degli eventi teatrali più attesi dell’anno: l’ultima creazione del coreografo Mauro Bigonzetti per la compagnia di danza Aterballetto di Reggio Emilia.

Dopo i successi di Verona, Milano, Reggio Emilia e Bologna, il Teatro Argentina ospita da 17 al 20 dicembre alle ore 21 (domenica ore 17) Certe Notti, balletto realizzato sulle canzoni e poesie di Luciano Ligabue, con scene e video installazioni di Angelo Davoli, costumi di Kristopher Millar e Lois Swandale, luci di Carlo Cerri.
Creazione dalla straordinaria immediatezza,
Certe Notti è uno di quegli spettacoli capaci di far dialogare tra loro diverse espressioni artistiche e offrire inattese occasioni di scoperta e di fascinazione.
Il lavoro nasce dall’intesa profonda tra il coreografo Mauro Bigonzetti, il visual artist Angelo Davoli e il cantautore Luciano Ligabue di cui oltre alla musiche si ascolteranno alcuni
dialoghi tratti dal film Radiofreccia e poesie tratte dal libro Lettere d’amore nel frigo (77 poesie, Einaudi): tre grandi artisti figli della stessa generazione, all’apice della creatività e con diversi linguaggi espressivi, che puntano però tutti a raccontare il loro mondo attraverso la forza dell’emozione e la capacità di trattenere e sintetizzare – in un movimento, in un motivo musicale, in un frammento materico – le proprie sensazioni, le proprie visioni.  
«Abbiamo vissuto gli stessi anni e le energie di quegli anni ci hanno segnato profondamente – spiega Bigonzetti -. È la curiosità a dar forza ai nostri animi e così ci siamo trovati a guardare uno nell’opera dell’altro e a capire che ne poteva nascere un’opera unica. Sinceramente trovo molto affascinante e curioso che saranno dei danzatori appartenenti ad un’altra generazione, che è la stessa che più di ogni altra ascolta la sua musica, a dare letteralmente forma a questo incontro».  
Sullo sfondo, le asprezze schiette e le morbidezze pudiche dello spirito della ‘bassa reggiana’, terra fertile di un’umanità ruvida e tenera, dove sono fioriti – in maniera del tutto personale – i tre talenti qui riuniti. Una terra raccontata dalle ballate del Liga, dalla sua voce graffiante e malinconica; dai corpi tesi, nervosi e insieme sensuali di Bigonzetti; dalle visioni eteree, virtuali eppure concrete di Angelo Davoli. Una terra fatta di sole, ma anche di nebbie e di notti interminabili, dove tutto può accadere.
Certe Notti, come recita una ballata cult di Ligabue e come racconta ora lo spettacolo che nasce, appunto, da questo incontro creativo inatteso quanto inevitabile, viste le assonanze umorali e intellettuali tra i tre. Un viaggio nella notte, metaforico, onirico, poetico incarnato nei danzatori di Aterballetto, quarto elemento fondante di questo progetto innovativo: una Compagnia di danza tra le più importanti d’Europa, ormai storica (quest’anno celebra i trent’anni), eppure costantemente nuova, giovane.
Certe Notti di Aterballetto conferma la versatilità e la curiosità intellettuale del più sperimentale dei nostri cantautori e la dimensione spregiudicatamente rock di un coreografo abile a toccare le vette più alte del classicismo e riconoscersi nelle più audaci espressioni rock dell’anima.

 
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