Roma, 26 gennaio 2020 – Una mostra da non perdere, a Roma, nel cuore del quartiere dell’Eur, a partire dal 29 gennaio: dopo il successo ottenuto a Ravello, Spoleto, Napoli, Firenze e Pescara, arriva nella Capitale la mostra “C.A. Bixio – Musica e Cinema nel ‘900 italiano“, allestita in occasione del Centenario di Casa Bixio, presso il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari.
L’intento della famiglia Bixio è quello di celebrare la vita e le opere musicali del fondatore Cesare Andrea Bixio, per tramandarne il ricordo e far conoscere, soprattutto ai giovani, il talento e le intuizioni di quello che potremmo definire “l’uomo dei record“.
In pochi conoscono infatti l’uomo e l’imprenditore che si nasconde dietro ad importanti successi quali: “Mamma”, “Parlami d’amore Mariù”, “Vivere”, “Una strada nel bosco”, “Violino Tzigano”, divenuti pietre miliari della nostra musica popolare e conosciute in tutto il mondo. Cesare Andrea Bixio fu tra i primi ad intuire l’importanza dell’Editoria Musicale, e nel 1920 diede vita alla prima società editoriale di musica popolare.
Negli anni ’60 fondò la Cinevox Record, prima casa discografica dedicata alle colonne sonore che nel corso degli anni ha prodotto artisti come Morricone, Piovani, Goblin, Emerson e Trovajoli.
Il nucleo centrale della mostra è sviluppato intorno alle grafiche delle copertine degli spartiti dei successi di Bixio, veri e propri capolavori grafici rappresentativi delle varie tendenze artistiche dell’epoca.
Le note dell’autore accompagnano il visitatore in un viaggio dove non mancano immagini dei primi dischi e dei film musicati, sequenze delle canzoni interpretate nel tempo sia da attori famosi come Vittorio De Sica, Totò, Anna Magnani, che da grandi interpreti quali Beniamino Gigli, Luciano Pavarotti, Mina, Andrea Bocelli.
Franco Bixio, figlio del noto compositore ha affermato: “Nel 1932 mio padre riuscì a convincere il regista Camerini a inventare una scena per far cantare “Parlami d’amore Mariù” al giovane attore Vittorio De Sica protagonista del film “Gli uomini che mascalzoni” superando così il parere contrario del produttore che non voleva in alcun modo la canzone nel film. È uno dei più grandi successi di mio padre e fece conoscere De Sica anche come chansonnier.”
La mostra, che è dedicata a Carlo Bixio, costituisce inoltre il punto di partenza di una serie di iniziative che verranno realizzate nel corso di tutto il 2020 per celebrare il Centenario. Le attività previste per dare luce a questo importante traguardo interesseranno diverse città italiane nelle quali saranno organizzati svariate manifestazioni tra cui: concerti, convegni, contest per giovani musicisti dando voce ad artisti che desiderano fare emergere le proprie doti creative come il Contest: “100 ANNI PER IL FUTURO” realizzato in collaborazione con il MEI. Tra le città protagoniste degli eventi: Napoli, Milano ed infine Venezia, in occasione della Mostra del Cinema.
L’esposizione, realizzata dai figli del compositore, Franco e Andrea Bixio e da Giuseppe Pasquali, con il coordinamento di Renato Marengo, gode del sostegno di SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) e del patrocinio e della collaborazione del MIBACT, A.F.I. (Associazione dei Fonografici Italiani), Nuovo IMAIE (Istituto Mutualistico Artisti Interpreti ed Esecutori), FEM (Federazione Editori Musicali), ICBSA (già Discoteca di Stato) e RaiTeche. La mostra è organizzata da Associazione Musikstrasse.