Il Locarno Festival si rinnova

Il Pardo cambia look

Dalla nostra corrispondente da Los Angeles, Stella S. .

Los Angeles, 20 febbraio 2021 – La collaborazione di Lili Hinstin, direttrice artistica del Festival di Locarno conclusasi con il secondo anno, non ha compromesso la vitalità del Presidente Marco Solari e, seguendo il detto “Morto il re viva il re”, il Locarno Film Festival ha presentato la sua nuova direttrice artistica: Giona A. Nazzaro.

I disagi affrontati da tutti i Festival per il Corona virus, hanno comunque aperto nuovi orizzonti per trasformare il negativo ad un livello di positività e gestire e stimolare l’attenzione verso i festival e la produzione nel campo cinematografico.

Il Locarno Film Festival, essendo l’unico nel suo genere, si avvale di una personalità ben precisa che necessita d’essere capita e vivificata con idee nuove ma atte a mantenerne le caratteristiche nonchè le sue tradizioni.

Un esempio sarà l’apertura anticipata alle iscrizioni dei film per il Locarno 74, consentendo alla nuova squadra di avviare in tempi brevi il lavoro di selezione. I nuovi comitati di selezione affiancheranno Giona A. Nazzaro nella preparazione del programma.

” Una pluralità di sguardi, competenza e conoscenza dei talenti selezionati, professionisti dell’industria cinematografica – ha spiegato la nuova direttrice artistica Giona A. Nazzaro – incarna perfettamente l’idea di un Festival che guarda al futuro”. Ha ragione, l’impatto dei festival con il dopo Covid nelle programmazioni, non sarà più lo stesso… il cinema che verrà lo presenterà.

Per i Pardi di domani, la selezione dedicate ai cortometraggi, aggiunge il nuovo programma competitive, Corti d’autore, riservato a cineasti già presenti nel panorama internazionale.

Vince il nuovo grafico dalle linee futuristiche, il designer svizzero Luciano Baragioia, aggiudicandosi il primo posto del concorso per la realizzazione del nuovo manifesto.

La retrospettiva della 74esima edizione del Locarno Film Festival, si svolgerà dal 4-14 Agosto e sarà curata da Roberto Turigliano.

Sarà dedicata al regista Alberto Lattuada, meritevole di attenzione per la sua ricca e affascinante carriera alla regia iniziata nel 1943 e durata 40 anni, nella quale vive la storia del cinema italiano.

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