Il Maestro del Musical. Ricordo del giornalista Alvise Sapori e della sua trasmissione del 1995
Roma, 16 Febbraio 2020 – Nello pagine di questo giornale trovano accoglienza storie di personaggi del presente e del passato, esponenti dei campi più disparati a cui la redazione, di volta in volta, rende omaggio. Lo spunto viene spesso da ricorrenze particolari che ispirano la narrazione, dando espressione a sentimenti di affetto o ammirazione verso chi, nel proprio ambito, ha lasciato un segno, grande o piccolo che sia.
L’argomento di oggi scaturisce da una stramba navigazione in rete, grazie alla quale è stata reperita l’intera registrazione di una trasmissione radiofonica di venticinque anni fa. Nel 1995, sul canale RAI Radio Tre, andò in onda il programma I Maestri del Musical del giornalista Alvise Sapori, curato da Maria Grazia Cavagnino. In 31 puntate di 45 minuti circa, venne ripercorsa l’intera parabola artistica della commedia musicale americana, rievocando protagonisti e comprimari di questo genere artistico. Anche se i nomi di musicisti e compositori di musical, quali Andrew Lloyd Webber, John Harold Kander, Jules Styne, Alan Lerner e George Gershwin, non sono forse noti a tutti, il linguaggio universale della loro musica sicuramente è arrivato alle orecchie di molti.
Alvise Sapori (Roma 1932-2011), era figlio di Francesco Sapori (1890-1964), scrittore e critico d’arte, romagnolo come Mussolini, reduce della Grande Guerra e fervente fascista, che ricoprì ruoli di spicco in campo artistico, culturale e accademico durante il Ventennio: Commissario del Sindacato fascista romano degli autori e scrittori, direttore delle Gallerie di Roma, docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea all’Università La Sapienza e di Storia dell’arte nelleAccademie di Belle Arti. Alvise Sapori scelse tutt’altro percorso da quello paterno e divenne giornalista; per lungo tempo egli fece parte della redazione Spettacoli del quotidiano “La Repubblica”, coordinata da Orazio Gavioli, nella quale operò dall’epoca d’oro del giornale sino ai primi anni 2000, per dedicarsi poi all’allevamento di cani ‘Labrador’ nella propria residenza di campagna. Alvise era uno dei massimi esperti del teatro leggero, del musical americano ed inglese, sia nelle versioni dal vivo che negli allestimenti cinematografici, della canzone francese tra gli anni ‘40 e ’70, del vaudeville e della Hollywood degli anni ruggenti.
Su queste pagine ci siamo già rammaricati qualche tempo fa (http://www.attualita.it/spettacolo/item/10151-la-la-land.html) di non poter leggere le parole che la sua penna arguta avrebbe potuto scrivere sul film La La Land di Damian Chazelle, omaggio al genere musicale sempreverde che ingiustamente non fu non premiato con l’Oscar. In quella nota chi scrive espose una propria bizzarra teoria sul rapporto di proporzionalità diretta tra l’età crescente e l’apprezzamento per il Musical; l’ascolto della trasmissione del 1995 ha rafforzato tale convinzione. Di qui l’invito ad ascoltare il programma e – particolarmente a chi viaggia nella cosiddetta mezza età – a cimentarsi nell’esperimento. L’ascolto della selezione raffinata di brani musicali tratti dalle comedies, commentata e illustrata dalla voce calda e armoniosa di Alvise Sapori, forse affascinerà anche chi non è un appassionato del genere. E concorderà che in Italia, con la sua dizione impeccabile, il suo lessico appropriato e mai banale, l’ironia sottile e la competenza incomparabile, il vero Maestro del Musical era lui.
Sul portale Rai Radio Techetè, grazie all’iniziativa della curatrice Alessandra Fiori, è possibile scaricare i files audio e reimmergersi in quelle meravigliose atmosfere. Buon ascolto.
http://www.wr6.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-b831c993-a6aa-4d94-95eb-a0e315bdc3df.html