Il Pardo non perde la grinta – GALLERIA FOTOGRAFICA
dalla nostra inviata Maristella Santambrogio
La 67esima edizione del Festival del Cinema di Locarno è stata ufficialmente varata dal suo Presidente, Marco Solari, dal palco di Piazza Grande.
Solari ha sottolineato il sostegno dei responsabili politici e i partner privati che ne assicurano la continuità, rispettando l’incondizionata libertà di scelta del Direttore artistico, Carlo Chatrian. Ha poi aggiunto “Come Presidente anche nei casi più delicati non mi nascondo dietro un comitato, mi assumo la piena responsabilità di condividere, accettare e cauzionare la scelta della Direzione artistica, e questo ve lo dico con assoluta fermezza, e si raggiunge sempre un risultato a termine di una valutazione. Con questa affermazione alla libertà di scelta, do il via al Festival del Cinema di Locarno. Per noi in terra della Svizzera Italiana, libertà è una parola piena di significato perchè è sinonimo di rispetto e tolleranza per l’opinione degli altri.”
Il Festival del cinema di Locarno si conferma come una rassegna sempre seguitissima e, come ha detto Carlo Chatrian, gli da la possibilità di programmare uno dei festival più liberi in assoluto (forse allude alla sua scelta d’aver invitato Roman Polanski al Festival, creando non poche polemiche).
Sul palco in Piazza Grande, una delle più grandi del mondo, con il suo schermo di 26 metri di lunghezza e 14 di altezza, capace di ospitare una platea di 8000 spettatori, si sono presentati all’apertura, Jean Leaud che ha ritirato il premio alla carriera, Melanie Griffith che ha presentato il film “Thirst” diretto da Rachel McDonald “ci vorrebbero più donne alla regia” ha detto al pubblico di Piazza Grande mentre lo riprendeva con la sua videocamera…. Luc Besson ha presentato il suo film” Lucy” scelto per l’apertura del festival, Gianfranco Rosi, già vincitore l’anno scorso a Venezia con “Sacro Gra”, presidente nella giuria atta a selezionare il vincitore del Pardo d’oro tra 17 lungometraggi, di cui 13 presentati in prima mondiale. Rosi ha detto “Dopo 23 anni, mi ritrovo qui nella piazza più bella del mondo per la sua accoglienza ed è per me una grande emozione essere ora sul palco dove non sono mai salito e ringrazio per questa occasione datami”
Per festeggiare i centodieci anni d’attività, la Titanus presenta a Locarno una retrospettiva spettacolare di ben cinquantacinque titoli restaurati. “Il Gattopardo” il famoso film di Luchino Visconti verrà proiettato in Piazza Grande. Per l’occasione, tra gli ospiti, sono attesi : Lina Wertmuller, Giancarlo Giannini e Dario Argento. Inoltre l’Italia partecipa al festival con il film “Perfidia” opera prima di Bonifacio Angius e nei Pardi di Domani dedicata ai cortometraggi per giovani emergenti, Yuri Ancarani presenta “San Siro”.
Nella stessa giornata d’apertura del Festival sono stati presentati alla stampa il film più corto, “Thirsty” diretto da Rachel McDonald che dura solo 24 minuti ed il più lungo, 338 minuti ” Mula Sa Kun Ano Ang Noon” (From What is Before) diretto da Lav Diaz . Lunghissimo ma interessante, in bianco e nero con un’ottima fotografia, toccante per le storie di vita in un povero villaggio.
“Lucy” il film più atteso della giornata conferma il successo del film e Scarlett Johansson ottima attrice. La Johansson è perfetta nel ruolo di una giovane donna le cui cellule cerebrali, per la droga CPH4 iniettatale nel corpo, hanno raggiunto una performance inimmaginabile trasformandola in una superwoman. Il film vuole dimostrare come per quanto la tecnologia possa raggiungere i livelli perfetti, l’essere umano non riesce ad usarla a beneficio della vita del pianeta. Alla conferenza stampa il regista Luc Besson, rispondendo alle molte domande alternandosi dal francese all’inglese e forviando, con un’ottima risposta, alla trappola inerente alla polemica sul caso Polansky.
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