Il postino suona sempre due volte.

Nicholson e la Lange binomio perfetto nel noir di Rafelson.

Roma, 2 ottobre 2021.

 

La ricorrenza.

Film culto del nuovo noir-erotico è Il postino suona sempre due volte, di Bob Rafelson, in uscita in Italia il 2 ottobre 1981.

La storia.

Frank Chambers è un soggetto strano, che per andare avanti s’arrangia con piccole truffe ai danni di vari malcapitati.

Di passaggio in California, a Santa Barbara, si ferma in una stazione di benzina con annessa locanda gestita da un attempato immigrato greco e dalla sua avvenente moglie.

Dalle prime occhiate si capisce che c’è un interesse reciproco tra Frank e Cora, moglie insoddisfatta del greco Nick.

Frank non ha un soldo per pagare il pasto consumato nella locanda e per sanare il proprio debito accetta la proposta di Nick di lavorare nella stazione di servizio come meccanico.

Tra Cora e Frank i primi languori si trasformano in una relazione, incoraggiata dalla stanchezza di Cora che rifiuta di fare quel tipo di vita con un marito che non ama.

La passione tra i due divampa a tal punto che Cora convince Frank ad uccidere Nick, per poter iniziare una nuova vita.

Il primo tentativo fallisce con Nick che rimane gravemente ferito, senza minimamente sospettare di Frank che addirittura lo salva soccorrendolo.

Scampato il pericolo Nick chiede a Cora di darle un figlio, suscitando in lei il desiderio ancora più forte di farlo fuori.

Il secondo tentativo riesce ma Frank, nell’incidente inscenato, rimane gravemente ferito.

C’è un’accusa di fondo per complicità in omicidio, aggravata dalla riscossione di una congrua assicurazione sulla vita in capo a Nick.

Il processo sembra portare alla condanna dei due amanti, soprattutto per il passato non proprio specchiato di Frank.

L’avvocato della difesa però riesce con grande abilità a rovesciare le carte e fa sì che ci sia la libertà per i due accusati, che arrivano provatissimi alla sentenza finale.

Frank e Cora, che nel frattempo deve accudire la mamma malata, si separano per un po’ ma quando si rivedono, per riaprire l’attività, si riaccende il loro rapporto.

Una nuova vita, un bimbo che cresce nel grembo di Cora, progetti comuni che s’infrangono drammaticamente a causa di un destino cinico e baro.

Curiosità.

Remake del 1946 dove protagonista è una seducente Lana Turner, il film è ambientato a metà degli anni trenta in piena depressione economica.

Metafora dei postini irlandesi che bussano sempre due volte per il loro riconoscimento e che nella pellicola vede il destino, alla fine, riscuotere il suo conto.

Rafelson, rispetto alla prima edizione, tenendo presente le differenti epoche di lavorazione, esaspera l’ossessione sessuale dei primi attori.

Una forza naturale, come rivalsa alla vita che conducono Frank e Cora, un rapporto quasi animalesco con scene esplicite (?) di sesso che fanno clamore e battage pubblicitario.

I Protagonisti.

Jack Nicholson è perfetto nel ruolo dell’ambiguo Frank a suo agio nell’intesa col regista Rafelson, al loro terzo film, dopo i successi di Cinque pezzi facili e Il Re dei giardini di Marvin.

Jessica Lange è Cora, in una delle sue più sensuali interpretazioni.

All’esordio cinematografico, in King Kong del 1976, sembra l’ennesima bomba-sexy prodotta da Hollywood; ipotesi smentita da questo film e dal successivo Tootsie dell’anno dopo.

Brava nell’assecondare un pazzoide come Nicholson, a buon diritto entra nell’immaginario erotico di almeno un paio di generazioni con l’immagine lasciva del personaggio Cora.

A completare il cast John Colicos, Nick, Michael Lerner, l’abile avvocato difensore di Cora e Frank, Anjelica Huston e Christopher Lloyd.

 

 

 

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