Indian Film Festival 2015 – FOTO ED INTERVISTE ESCLUSIVE
dalla nostra corrispondente da Los Angeles, Maristella Santambrogio
Los Angeles, 20 aprile – L’ Indian Film festival ha presentato come film d’apertura “Haraamkor” diretto da Shlok Sharma con l’attrice Shweta Tripathi, vincitrice per la sua ottima interpretazione, e Nawazuddin Siddiqui.
Ha chiuso il festival il film “Dhanak” presentato al Festival di Berlino dove ha ricevuto un riconoscimento speciale. Il film è diretto e scritto da Nagesh Kukunoor, prodotto da Elahé Hiptoola interpretato dall’attore Vipin Sharma.
In entrambi i film partecipano attori giovanissimi.
In “Haraamkor”, Irfan Khan è Kamal e il giovane Samad è Mintu, il suo migliore amico che conosce l’infatuazione di Kamal per Sandhya, interpretata da Shweta Tripathi, studente 15enne innamorata, purtroppo, dell’insegnante (Nawazuddin Siddiqui). I due ragazzi scopriranno la relazione nata tra i due, ma ne pagheranno amaramente le conseguenze. A Shlok Sharma si deve un’ottima regia e particolarmente interessante Shweta Tripathi, premiata per la sua interpretazione, inclusa quella dei due giovani attori che, come Arlecchino e Pulcinella le due maschere veneziane, conducono la storia al tragico finale.
“L’idea del film – come ci ha spiegato il suo simpatico e semplice regista – l’ha pensato dopo aver letto in un articolo dove era raccontata la relazione illecita tra un insegnante sposato ed un’allieva minorenne.” Il regista è al suo primo lungometraggio dopo aver girato molti Shorts film. Ha scelto come attrice protagonista Shweta Tripathi per averla diretta in uno dei suoi precedenti lavori.
Nella storia di “Dhanak” si vivono i colori dell’India, la povertà, la semplicità e l’innocenza di Chotu (Krrish Chhabria) e Pari (Hetal Gada). Chotu, giovanissimo, è diventato cieco e la sorella Pari è la sua vista, accompagnandolo da casa a scuola e ritorno. Raramente assistono, con lo zio (Vipin Sharma), a proiezioni cinematografiche ed è Pari a raccontare al fratello la pellicola in visione.
Il loro idolo è l’attore Shah Rukh Khan. Poichè Pari legge nel poster del film dell’attore una frase che lei interpreta come la possibilità di ridare la vista e poichè lui sta girando un film a sei ore di distanza dal loro villaggio, decide di portargli il fratello perchè possa vedere nuovamente prima del suo nono compleanno. Un lungo cammino verso la speranza tra pericoli e determinazione.
Il regista Nagesh Kukunoor ci ha detto come l’innocenza dei suoi protagonisti sia indubbiamente la forza vincente del film e come da questo abbia ricevuto molte soddisfazioni. Anche all’attore Vipin Sharma, nella parte dello zio nel film, ha fatto un piacere immenso poter essere diretto da Kukunoor con cui da tempo desiderava poter lavorare, specialmente perchè essendosi trasferito in Canada da anni, aveva nostalgia del suo Paese d’origine, l’India, e la sua cultura. La produttrice Elahè Hiptoola, presa al volo, si fa per dire…, ci ha spiegato quanto lei abbia creduto nella storia del film. Infatti, non ha mai prodotto progetti se non convinta totalmente e in “Dhanak” ci ha messo anima e corpo, poichè ha dovuto fare anche da madre ai ragazzini sul set!!! I giovani attori erano fantastici. Le ho risposto ricordandole come Charlie Chaplin ritenesse come migliori attori i cani e i bambini.
Il regista di “Chauranga (Four Colors)” ci ha parlato del suo film già presentato a diversi festival ma con l’Indian Film Festival è la prima presentazione in America del suo film per cui, grande emozione, compensata con la premiazione di “Chauranga” come miglior film.
La lista degli attori e produttori incontrati è lunga, specialmente quella di “Miss India America” girato in 21 giorni da Ravi Kapoor. Al film hanno partecipato più di 20 attori e attrici e in aggiunta 10 ruoli principali.
In “One Crazy Thing” abbiamo scherzato con il produttore inglese Dean Fisher chiedendogli come mai avesse prodotto un film Indiano. Ci ha spiegato che sia il regista Amit Gupta che l’attore Ray Panthaki son inglesi e la storia gli è piaciuta. Scherzi a parte, Gupta è un filmmaker nominato per i suoi film.
L’unico direttore del suono incontrato è stato Anish John per il film “Labour of Love” .
GRAND JURY AWARDS
Miglior Film: FOUR COLORS (CHAURANGA),
Miglior Attore : J. Vignesh and Ramesh for THE CROW’S EGG
Miglior Attrice (tie): Kalki Koechlin for MARGARITA, WITH A STRAW and Shweta Tripathi for HARAAMKHOR
Feature Honorable Mention for Cinematography: LABOUR OF LOVE
Miglior Short Film: DANDEKAR MAKES A SANDWICH
Short Film Honorable Mention: THE RABBIT (KHARGOSH)
{youtube}bd4-6oebqCs{/youtube}
{youtube}xX4wZeCzOBc{/youtube}
{youtube}8g3KmUg69qY{/youtube}
{youtube} M2v7cx8BS1g{/youtube}