Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!
Compie mezzo secolo il film-cult della coppia Siegel-Eastwood.
Roma, 21 gennaio 2022.
La ricorrenza.
E’ uno dei maggiori successi del cinema di genere Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!, diretto da Don Siegel, in uscita in Italia il 21 gennaio 1972, cinquant’anni fa.
La storia.
Harry Callaghan è un ispettore della polizia di San Francisco, soprannominato <La carogna>, dai modi decisamente poco inclini al compromesso.
Viene convocato dal sindaco della città californiana per risolvere un caso che vede come antagonista Scorpio, uno psicopatico che uccide o rapisce le sue vittime in cambio di riscatti da migliaia di dollari.
Callaghan, insofferente alla lentezza burocratica dei suoi capi e anche di chi governa la città, cerca di andare al sodo attraverso i suoi metodi.
Scorpio nel frattempo rapisce un’adolescente e minaccia di ucciderla se non gli verranno consegnati 200.000 $ entro ventiquattro ore.
Inizia un tira e molla notturno, con Scorpio che attira Callaghan nel parco più grande della città.
L’ispettore ha con se una valigetta con i dollari, con il suo giovane collaboratore che segue la vicenda da lontano collegato via radio.
Callaghan entra in contatto con Scorpio che nel frattempo ferisce gravemente l’altro poliziotto e nella colluttazione l’ispettore colpisce alla gamba il killer che riesce a scappare senza aver preso la valigetta col malloppo.
A questo punto il cerchio si stringe perché Callaghan riesce a stanare Scorpio attraverso la testimonianza di un medico, di un pronto soccorso, che ha curato la ferita del criminale.
Callaghan arresta Scorpio dopo averlo pestato e dopo essersi fatto rivelare il luogo dove tiene nascosta la ragazza.
La sventurata viene trovata morta in un pozzo e beffa delle beffe Scorpio viene rilasciato qualche giorno dopo proprio in seguito al pestaggio subito da Callaghan.
Lo smarrimento dell’ispettore è palese, causa gli assurdi cavilli legali a protezione del killer.
Deve ricominciare da capo e si scontra nuovamente con le autorità governative, oltre che con i suoi superiori, per il metodo da seguire per le indagini.
L’occasione arriva ancora da Scorpio, che prende in ostaggio un autobus di una scuola elementare con a bordo sei bambini richiedendo un nuovo riscatto.
Callaghan decide di agire da solo, perché arriva un momento in cui bisogna smettere di tergiversare…
Curiosità.
Il film è il simbolo della rinascita del genere poliziesco e mette lo spettatore di fronte al dubbio se l’eccessivo individualismo del protagonista sia legittimo oppure no.
Una parte della critica definisce <fascismo quotidiano> chi si fa giustizia da solo, oltre ad accuse di razzismo sul film stesso.
Nel clima politico altamente polarizzato del 1972, molti pensarono che il film intendesse sostenere che i poliziotti, per combattere la criminalità, avessero il diritto di calpestare le libertà civili.
Don Siegel dirige con egregia maestria la pellicola, con un buon ritmo e buona tensione drammatica, rinunciando a qualsiasi tipo di sfumatura psicologica.
Il pubblico certifica, con un ottimo incasso al botteghino, il successo del film e rigetta alcune critiche negative.
A tal proposito il regista ebbe a dichiarare che l’intento narrativo era quello di tutelare i diritti delle vittime, ribadendo che il pubblico in genere non si preoccupa dei diritti di un killer, vuole solo che venga tolto dalla circolazione.
I Protagonisti.
Harry Callaghan è Clint Eastwood, magistrale nell’interpretare un personaggio sempre in lotta con la burocrazia.
Un animale solitario, frustrato, reazionario, che contesta i suoi capi, un finto cinico che non fa altro che difendersi da una società marcia.
Ottima la scelta, concordata con Siegel, di chiudere il film con una delle frasi celebri del personaggio Callaghan mentre punta la sua 44 Magnum contro Scorpio nello scontro finale.
<Avrà sparato tutti e sei i colpi o soltanto cinque? Per dirti la verità non lo so neanch’io, in tutta questa baraonda. Però questa è una pistola eccezionalmente potente e precisa…>.
Scorpio è un ottimo Andrew Robinson, biondo, pelle chiara, calato nella parte, anche avvalorato da un ottimo doppiaggio del mitico Cesare Barbetti.
Altri caratteristi sono John Vernon, nella parte del sindaco di San Francisco, John Mitchum, nel ruolo dell’ispettore Di Giorgio che ritroveremo in altri film della saga di Callaghan, Reni Santoni, nel ruolo dell’assistente dell’ispettore.
Un film <cult> con un Clint Eastwood che già da qualche anno stava dimostrando di non essere come diceva Sergio Leone: <Clint ha due sole espressioni, una con il sigaro e una senza>…