Pascal Vicedomini, produttore e fondatore del Los Angeles Italia Film, Fashion and Art Fest, ha festeggiato i 10 anni del Festival svoltosi a Los Angeles dal 15 al 21 febbraio.
Vicedomini è un personaggio da ammirare. In Italia molti parlano e non concludono… lui conclude ed è riuscito a realizzare un sogno. Lo ha spiegato al pubblico a cui ha offerto la presenza durante il festival di personaggi dello spettacolo e della musica: americani e italiani. Gregg Alexander nominato agli oscars per la canzone “Lost Stars”, Liza Minnelli, Jimmy Kimmel, Robert Davi (130 film come attore, cantante, scrittore e produttore), Ellar Coltrane (protagonista nel film nominato agli Oscars 2015 “Boyhood”), Bobby Moresco, Morten Tyldum (regista di “Imitation Game”), Graham Moore, Richard Harrison, Vittorio Grigolo, Marco Risi, Sebastiano Somma, Roul Bova, Paolo Genovese, Liz Solari, Luca Zingaretti, Fabio Testi, Franco Nero, Tony Renis.
Vicedomini ha raccontato le difficoltà afrontate per varare il Festival. “L’idea -ha detto- mi è venuta a Capri dove incontravo attori, registi e musicisti americani. Mi sono detto; l’America è già quì. Con un festival che possa promuovere entrambi i Paesi, suggelliamo un evento. Purtroppo, nessuno voleva affiancarsi a me nell’impresa. Con grande fatica, lentamente, sono riuscito ad avere dei sostenitori ed è nato il Capri Festival in gemellaggio con il Los Angeles Italia Film, Fashion and Art Fest”.
L’Organizzatore ha energie da vendere, difficile seguirlo, passa dal red carpet alla presentazione di attori e film in programmazione nella sala cinematografica, ritorna sul red carpet, si affianca agli attori, organizza il lavoro dei fotografi, presenta gli sponsors, organizza gli inviti dei party, accoglie le celebrità e si occupa di tutti come un padre infaticabile.
Dieci anni di fuoco, ma gli applausi e la riconoscenza ricevuta, gli fanno capire che ne valeva la pena.
Noi abbiamo chiacchierato nuovamente con Graham Moore, nominato agli Oscars per la sceneggiatura adattata di “Imitation Game”. Ci ha riferito che la madre lo ha accompagnato sul red carpet degli Oscars, e, scherzando gli abbiamo detto: “Chissà quanti pianti si farà per l’emozione”.
Irriconoscibile, Ellar Coltrane, protagonista del film “Boyhood” a cui gli abbiamo detto: “Accidenti come sei cresciuto in un due ore di film!”. Infatti la storia copre 12 anni della vita di un ragazzo. “Per me è certamente stata un’esperienza incredibile, tante emozioni a cui non ero abituato, da un red carpet ad un altro ed ora agli Oscars. Non ho ancora progetti ben definiti per il prossimo futuro… vediamo.”
A John Landis, regista (The Blues Brothers), alla domanda: “Tutti artisti in famiglia?”, ha risposto: “Direi che ho trasmesso loro la passione per il cinema. Mio figlio Max, sceneggiatore, ha quattro film in uscita”. “I suoi figli si fanno consigliare da lei?” Mi ha risposto “Le pare che i figli ascoltino i genitori? Mai”. “Ha perfettamente ragione” è stata la mia laconica battuta.
A Raul Bova abbiamo fatto un complimento: “Lei sembra ringiovanito, è l’aria di Los Angeles? ‘Sei mai stata sulla Luna’, è il film che si proietta questa sera. Un suo commento”. “È il film che mi ha dato l’occasione di ritornare a lavorare con un regista che stimo molto, Paolo Genovese. Nella storia c’è una scelta difficile da fare, o l’amore o la carriera….” ed io “Io sceglierei entrambi a lei che ne pare?”
Sul red carpet è arrivata la grande attesa, Liza Minnelli, che difficilmente è riuscita ad evitare la ressa dei fotografi e delle richieste d’interviste.
Vicedomini l’ha presentata al pubblico in sala, e lei, l ‘icona della musica, era emozionatissima per i complimenti e per le attenzioni degli ospiti che le stavano accanto. Minnelli ha raccontato un episodio della sua vita: “Da piccola, mio padre vedendomi ballare e cantare mi disse: “Liza devi credere in quello che fai e dimostrarlo, tu sei italiana!””
Gregg Alexander ha cantato la canzone per cui è nominato agli Oscars, “Lone Stars”.