La stagione della IUC

Una tavolozza di tinte accese.
Roma, 16 settembre 2017 – Anche quest’anno la IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti) ha preparato un cartellone che ha al centro la musica classica, ma nel quale sono ampiamente rappresentati generi, epoche e strumenti di ogni età. L’intento è certo quello di stimolare l’attenzione e il gradimento del pubblico scegliendo nei repertori brani  che, per la originalità della esecuzione e la notorietà degli interpreti, possano fornire elementi di sicuro richiamo.
Così accanto a “Le Noces” di Igor Stravinskij, versione integrale in lingua garganica, rivista da Roberto De Simone, proposta con il corollario di una prima esecuzione assoluta di ‘Nessun luogo è lontano’ di Marcello Filotei che gioca sulle specificità timbriche di strumenti a percussione provenienti da tutto il mondo, è possibile apprezzare “Il Flauto Magico” di Mozart con il sorprendente Elio e Le Storie Tese, accompagnato dai solisti dei Berliner Philharmoniker. E ancora c’è lo strano connubio del Bach di Ramon Bahrami che gioca con le improvvisazioni di Danilo Rea. Perché il jazz e le musiche tradizionali extraeuropee corrono in parallelo, affidate ad autori celebri per tutt’altro repertorio, come  Jordi Savall che porta con sé  i suoni della musica ottomana. Con il tango coniugato in modo esplorativo da Daniel Melingo, arrivano anche grandi interpreti come Isabelle Faust e Shlomo Mintz e i loro violini, o il violoncellista Giovanni Sollima, o il chitarrista Manuel Barrueco e ancora grandi interpreti per il piano come Fazil Say e Alezei Volodin, o rinomate formazioni cameristiche, come il Quartetto Borodin.
Ampio spazio anche ai giovani talenti, una vocazione per la IUC, che si motiva da sempre nelle atmosfere dell’Università “La Sapienza”. Ai giovani, infatti, la IUC destina gli incontri della serie Musica PourParler. Quest’anno debutta all’Aula magna il violoncellista Edgar Moreau e il sedicenne Alexander Malofeev, un geniale pianista.
Come di consueto, è prevista una prestigiosa inaugurazione e un delizioso dessert finale. Apertura il 14 ottobre con “Il Combattimento di Tancredi e Clorinda”,  con il quale Anna Caterina Antonacci, elegante interprete barocca, omaggerà Claudio Monteverdi, a chiusura delle celebrazioni dei 450 anni dalla nascita, interpretando tutti e tre i personaggi. La linea strumentale  sarà affidata all’Accademia degli Astrusi diretta da Federico Ferri e nel contesto sarà possibile ascoltare anche rarissime musiche barocche, alcune mai eseguite in epoca moderna, tra cui due Sacre Lamentationi di Colonna e alcuni brani dall’Armide di Lully.
A concludere la bella stagione, un concerto di Beppe Barra, interprete carnale della canzone napoletana.
Tra le attività proposte, oltre alla ricca tavolozza di spettacoli, il sabato e il martedì, si segnala ‘Note In  Biblioteca’, ormai alla terza edizione, concerti ad ingresso libero nelle maggiori biblioteche romane preceduti da interessanti introduzioni all’ascolto curate dagli specializzandi in Musicologia della Sapienza coordinati dal prof. Antonio Rostagno.
Oltre ai concerti in Aula Magna, la IUC porta avanti un’attività didattico-musicale itinerante, ‘I concerti nelle scuole’, rivolta specialmente agli studenti delle scuole medie ai quali sono destinati anche i Laboratori d’arte sonora,  a cura dell’ensemble di percussioni Ars Ludi e in collaborazione con la IUC, con  l’obiettivo di formare e avvicinare gli studenti al mondo della ritmica e della creatività sonora, facendo loro scoprire il piacere di fare musica insieme. 
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