Spettacolo
LA COMPAGNIA ALEPH IN SCENA AL TEATRO DELLA DODICESIMA A ROMA
La bravissima coreografa e regista Paola Scoppettuolo presenta Pietre, lo spettacolo danzato, parlato e suonato col corpo.
Nella zona di Spinaceto, a pochi chilometri dellEur, a Roma, sorge un nuovo teatro, molto bello, accogliente e bene organizzato, il Teatro della Dodicesima (dal nome del Municipio capitolino), che nella sua programmazione annuale ospita spettacoli di prosa, di musica e di danza, cogliendo in questo modo tutte le aspettative degli spettatori del vasto quartiere di Roma, senza contare gli appassionati che arrivano dal centro della Città e dallEur.
Sabato 14 e domenica 15 sono in programma due serate di gala con la grande danza, presentata dalla bravissima coreografa e regista Paola Scoppettuolo, una artista di livello internazionale che frequenta spesso i palcoscenici europei e doltreoceano, ottenendo dappertutto un grande successo con vere e proprie standing ovations!
Sabato 14 e domenica 15 sono in programma due serate di gala con la grande danza, presentata dalla bravissima coreografa e regista Paola Scoppettuolo, una artista di livello internazionale che frequenta spesso i palcoscenici europei e doltreoceano, ottenendo dappertutto un grande successo con vere e proprie standing ovations!
In questo caso Paola (che è anche la direttrice artistica della Scuola di Danza La Piroetta) presenta lo spettacolo intitolato Pietre, ovvero un danzato, parlato e suonato col corpo da parte della affiatata compagnia Aleph, un intenso lavoro di teatro danza che si ispira alla omonima poesia scritta nel 1959 da Sylvia Pratt, una poetessa americana caratterizzata da un breve, ma straordinario, percorso di vita e di emozioni.
Una vita molto tribolata, iniziata con la perdita del padre alletà di otto anni, e terminata con il suicidio a soli 31 anni, passando attraverso una successioni di eventi piuttosto traumatici, che hanno fortemente penalizzato la sua adolescenza e la sua giovinezza, caratterizzate da una intelligenza rarefatta e dalla ricerca di un perfezionismo forse eccessivo.
Insomma, sensazioni ed emozioni forti, già apprezzate dal pubblico del Teatro Arvalia di Roma poche settimane or sono, e che ora potranno essere offerte al pubblico del Dodicesima, sito in via Carlo Avolio, a Spinaceto (Roma).
Una vita molto tribolata, iniziata con la perdita del padre alletà di otto anni, e terminata con il suicidio a soli 31 anni, passando attraverso una successioni di eventi piuttosto traumatici, che hanno fortemente penalizzato la sua adolescenza e la sua giovinezza, caratterizzate da una intelligenza rarefatta e dalla ricerca di un perfezionismo forse eccessivo.
Insomma, sensazioni ed emozioni forti, già apprezzate dal pubblico del Teatro Arvalia di Roma poche settimane or sono, e che ora potranno essere offerte al pubblico del Dodicesima, sito in via Carlo Avolio, a Spinaceto (Roma).
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