Roma, 4 luglio 2022.
Celentano in “Un mondo in Mi 7a” diceva: <Prendo il giornale e leggo che…>, solo che invece di leggere della situazione sociale stamane ho preso il giornale ed ho trovato la notizia della morte di Antonio “Tonino” Cripezzi.
Cripezzi era lo storico leader de <I Camaleonti>, altrettanto storica band italiana che da metà anni sessanta sono sulla breccia del panorama musicale nazionale.
Il gruppo, come tanti di quell’epoca come L’Equipe 84, I Dik, Dik, I Giganti, Le Orme, era quasi considerato di serie B per produzioni di canzoni d’amore anche se d’impostazione beat.
Questo perché la scena era dominata da band internazionali come Beatles, Rolling Stones, Genesis, Deep Purple, Led Zeppelin.
La maggior parte degli adolescenti dell’epoca era intrisa di esterofilismo e nei discorsi che si facevano se non eri in quell’ottica eri fuori.
Reggevano ad un certo livello formazioni come “Il Banco del mutuo soccorso”, con la suadente voce di Francesco Di Giacomo, e la “Premiata Forneria Marconi”, capitanata da Franz Di Cioccio, esempi italiani di rock progressivo.
Personalmente ero più sui prodotti nazionali, stante la mia idolatria incondizionata su Adriano Celentano, e c’erano diversi pezzi che apprezzavo dei nostri indigeni.
Vengo quindi al mio personalissimo ricordo dei Camaleonti e nello specifico di Tonino Cripezzi.
Estate 1973, luglio, prima vacanza, da solo, con amici a Miramare di Rimini uno dei posti clou della riviera romagnola.
All’epoca gli artisti più in voga si esibivano anche in discoteche con una capienza limitata, non c’era ancora la moda del ritrovo oceanico nello stadio.
Verso la metà di luglio vennero a Miramare “I Camaleonti” presso <La locanda del lupo> la più importante discoteca del posto, seconda solo a “L’altro mondo” struttura da oltre 4000 posti.
Naturalmente tutti schierati per andare a sentire il complesso italiano, ma più che per la musica perché c’era la speranza di poter acchiappare qualche preda femminile.
Prima dell’arrivo della band, la discoteca era a pieno ritmo con una serie di balli svelti e soprattutto lenti dove si poteva tentare l’approccio predatorio.
Avevo adocchiato una bella fanciulla e dai primi balli sembrava che la cosa stesse andando per il verso giusto.
Il morale era alle stelle e dividevo la complicità dell’acchiappo, con vari ammiccamenti, con i miei amici, quando all’improvviso arrivano I Camaleonti.
La ragazza con cui stavo amoreggiando improvvisamente mi spinse fuori della pista da ballo cominciando ad invocare a voce alta: <Tonino, Tonino, Tonino…>.
Tonino era il leader, la voce solista, oltre che tastierista, dei Camaleonti riconosciuti per i grandi successi come <L’ora dell’amore>, <Io per lei>, <Applausi>, <Eternità>.
La giovincella era come impazzita, invasata, non ci fu verso di recuperarla quanto meno per gustare insieme dell’esibizione del complesso e la cosa pazzesca fu che non avevo fatto nulla di sconveniente…
Non riuscii più a rivederla, persa nel marasma generale della serata e dell’assurda idolatria verso Tonino Cripezzi.
Estate 2007, sempre luglio, nella splendida Ischia mi trovo a festeggiare 25 anni di matrimonio con la mia signora.
Una sera passeggiavamo da Forio verso Ischia Porto e sentivamo sempre più nitidamente della musica prima lontana, poi sempre più vicina.
Arrivati ad Ischia Porto troviamo un palco con una band che stava suonando canzoni a me note.
Erano I Camaleonti, in concerto gratuito, un po’ invecchiati ma ancora validi con il loro vasto repertorio.
Mi ritorna in mente l’esipodio, come direbbe Totò, di 34 anni prima che ovviamente racconto alla mia signora ormai caduto in prescrizione…
Alla prima pausa musicale vedo che quasi tutti i componenti del complesso si fermano a bere, interagendo con gli spettatori.
Mi avvicino al palco e chiamo Tonino Cripezzi e dopo essermi presentato lo apostrofo: “Tonino che te possino, m’hai rovinato…”.
Dopo qualche secondo di smarrimento racconto a Tonino il fattaccio di Miramare e Tonino comincia a ridere non smettendola più.
Continuammo a conversare per tutto il tempo della pausa e ci salutammo poi definitivamente alla fine della loro esibizione.
Una persona per bene, come tutti gli altri, che non se la tirava nella maniera più assoluta, disponibile, affabile.
Ecco, la notizia di stamane è dolorosa anche e soprattutto per questi motivi.
Tonino Cripezzi è stato rinvenuto domenica mattina, senza vita, nella stanza di un albergo a San Giovanni Teatino dopo che la sera prima si era esibito con la sua band a Pescara.
Caro Tonino, nel ricordarti, volevo solo dirti che, tutto sommato, ti ho perdonato…