Un ritratto di musicista d’oggi.
Roma, 24 ottobre – Un appuntamento per conoscere Giuseppe Verdi e la sua opera, parte del progetto più complesso Verdi e Napoli, con sede nella Sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella, progetto riservato agli studenti delle scuole secondarie, con una sua propria vitalità e un dinamismo interno che la dice lunga sul modo di accostare alla musica i giovani di oggi.
È protagonista il professor Michelangelo Galeati, affermato direttore d’orchestra, oltre che raffinato interprete di pagine del repertorio del suo strumento: il violoncello.
Per molti anni Michelangelo ha girato il mondo con il suo Polimnia Ensemble. Ora “Vi racconto la Traviata”, promette, e sciorina addosso a giovani nutriti a rap, un full immersion nel mondo della lirica con i suoi sentimenti forti, gli amori che si intrecciano a momenti storici, le gelosie che portano al delitto, il perbenismo borghese dei piccoli Germont, lo spirito di sacrificio che motiva le sue eroine ed altro ancora: tutto affidato al suono, ai colori delle voci e allo smalto delle stesse. E a chi le sa raccontare e rendere attuali e amabili. L’attenzione si sposterà poi sul Barbiere di Siviglia e su Rossini.
Questa è una delle branche nelle quali si articola l’attività professionale di questo artista, che rappresenta egregiamente l’Italia, che viene apprezzato da direttori d’orchestra di livello internazionale, come Lior Shambadal, direttore dell’Orchestra Berliner Symphoniker, che lo ha voluto al suo fianco in molti eventi musicali offrendogli la bacchetta. Con Shambadal attualmente impegnato ad Aherenshoop, lì dove la Germania si affaccia nel Mare del Nord a condurre una master class di direzione d’orchestra. E lui, Michelangelo, dirige pezzi di difficoltà sostenuta, i Metamorphosen di Richard Strauss, tutto un gioco di alleggerimento per ottenere un suono fluido, continuo.
Già la memoria ha fissato le standing ovation e il tifo da stadio registrato durante la tournée di 22 giorni in Cina con la giovanile “Royal Napoli Symphonic Orchestra” e un gruppo di bravi solisti di canto: Romolo Tisano, il giovanissimo tenore lirico leggero che ha fatto la sua carriera soprattutto all’Estero, e Flavia Colagiola.
Il tempo di assaporare il successo con i 15 spettacoli in tournée di “Pierino e il Lupo” di Prokofiev con la voce roboante di Luigi Proietti a far da narratore, che si conclude agli Arcimboldi con 2800 spettatori di tutte le età come si conviene ad un lavoro aperto, che ha un contenuto sotteso, quello di rendere riconoscibili gli strumenti, così che ogni personaggio è incarnato in uno strumento, ed eccolo pronto. Urgono altri interessi, altri amori, gli intrecci economici mondiali e le passioni sportive del tempo libero: nuoto, fitness, sci, palestre per armonizzare in modo corretto gli interessi professionali, il lavoro di approfondimento sulle partiture, e il benessere fisico. Il tempo libero è anche lo spazio che Michelangelo dedica alle figlie a Sofia, violinista coinvolta dalla musica classica e a Clara che ama il pianoforte jazz. Si riproduce quindi lo schema sul quale si è distesa la sua famiglia d’origine con il fratello e la sorella musicisti, il nonno paterno che si recava a Bayreuth per seguire i programmi wagneriani, e un celebre baritono, Cesare Badeali, nel pedigree materno.
La sua passione è anche la riscoperta della cinematografia delle origini: partecipa all’edizione integrale di Nuova Babilonia, pellicola dei primi anni del’900 di Grigori Kozintsev e Leonid Trauberg, dirigendo la colonna sonora scritta da Dmitrij Sciostakovitc. Il recupero dell’antico lo vede particolarmente disponibile: eccolo dunque a Oporto in Portogallo proporre un’opera giovanile incompiuta di Donizetti, riemersa dal manoscritto originale conservato a Napoli su libretto di Felice Romani, dopo la prima esecuzione moderna al Carlo Felice di Genova.
L’operazione si avvale dei finanziamenti europei.