Roma, 6 settembre 2021.
La ricorrenza.
Ancora un film distintivo del maestro Hitchcock nel thriller L’Uomo che sapeva troppo, sessantacinque anni fa, oggi, in uscita in Italia.
La storia.
Una spensierata vacanza in Marocco si trasforma in un incubo per la famiglia McKenna, composta da Ben, medico, Jo, ex cantante, Hank, il giovane figliolo.
In una gita a Marrakech Ben e Jo conoscono Bernard, uno strano tipo che non riscuote la simpatia di Jo.
Nello stesso giorno i McKenna, a cena in un locale tipico, incontrano i coniugi Drayton, una coppia inglese che alloggia nel loro stesso albergo e a qualche tavolo di distanza si accorgono della presenza di Bernard.
L’atteggiamento di quest’ultimo è sempre abbastanza ambiguo e rafforza la considerazione che di lui si è fatta Jo.
Il giorno dopo sia i McKenna che i Drayton si recano nel caratteristico mercato di Marrakech e proprio a pochi passi da loro vedono un uomo che cade a terra pugnalato.
Subito McKenna, in qualità di medico, presta soccorso al poveretto e si accorge con grande stupore che altri non è che Bernard.
Il malcapitato, prima di spirare, rivela a McKenna che a Londra sarà assassinato un importante uomo di stato, rivelando un indizio, una traccia, al dottore.
Ben e Jo vengono invitati dalla polizia per esporre la loro testimonianza e affidano il figlio Hank ai Drayton affinchè lo riportino in albergo.
Durante la deposizione McKenna viene chiamato al telefono e dall’altro capo del filo una misteriosa voce gli intima il silenzio sulle rivelazioni di Bernard, pena l’uccisione di Hank.
I coniugi McKenna sono letteralmente sconvolti e decidono di partire immediatamente per Londra, con il commissario che rivela loro che Bernard era un agente del controspionaggio francese.
Ben e Jo intendono seguire la traccia rivelatagli dallo stesso Bernard e dopo una serie di peripezie arrivano a sventare l’assassinio del primo ministro di un Paese non identificato.
E’ durante un concerto alla Royal Albert Hall che un provvidenziale urlo di Jo fa sbagliare la mira al killer designato che trova poi la morte nella baraonda creatasi.
Sono i Drayton ad aver organizzato il tutto, d’accordo con l’ambasciatore del Paese del primo ministro, compreso il rapimento del piccolo Hank.
Dopo lo scampato pericolo il primo ministro invita in ambasciata i McKenna e durante il ricevimento chiede a Jo, nel ringraziarla sentitamente, di esibirsi in un suo celebre cavallo di battaglia.
La salvezza passa dalla canzone di Jo che Hank, prigioniero nei piani alti del palazzo, riconosce e che lo porta a farsi sentire da papà Ben che interviene in un concitato finale.
Curiosità.
Hitchcock dirige un remake di ventidue anni prima con egregia maestria e mette in risalto un tema ricorrente e sviluppato in altre sue pellicole e cioè il coinvolgimento di un uomo normale in fatti a lui estranei.
Vicende dove il protagonista vive un ruolo non suo e che per salvarsi si deve improvvisare investigatore, con tutti i rischi e i pericoli del caso.
Se vogliamo l’eterna lotta tra il Bene e il Male e la certificazione che lo stesso può insidiarsi ovunque.
Meccanismo ricorrente che troviamo in Intrigo Internazionale, I Sabotatori, Frenzy, Il ladro.
Un’altra nota di questo film è la dilatazione delle sequenze della Royal Albert Hall e della canzone, Que sera, sera, che Jo canta in ambasciata.
Un crescendo di suspance con protagonista il suono, la musica, specie negli interminabili dieci minuti, senza dialoghi, della Royal Albert Hall.
Lo spettatore nel compimento delle due scene ha quasi la consapevolezza che stavolta qualcosa andrà storto.
I Protagonisti.
James Stewart è il dottor McKenna, credibile come al solito negli atteggiamenti che oltre al dramma nascondono anche un connotato di humor estremamente caro al regista.
Azzeccata e sorprendente anche Doris Day, nella parte dell’ex cantante Jo, che ripudia il ruolo della svampita recitato in parecchie commedie brillanti americane.
E’ asciutta e convincente nei drammatici momenti che precedono la liberazione del piccolo Hank e brava anche nel cantare il brano Que sera,sera.
Bravi anche gli interpreti di contorno come Brendan De Banzie e Bernard Miles, i coniugi Drayton, attori inglesi di teatro, con l’immancabile cameo di Hitchcock che si vede all’inizio nel mercato di Marrakech.
James Stewart sarà col maestro del brivido, due anni dopo, nella quarta collaborazione di un altro capolav