Roma, 20 gennaio 2025.
Marsina e cilindro, mantellina e bastone, scarpe di vernice e baffetti sbarazzini; fa la sua sensazionale performance sul “New York American Journal” Mandrake il mago, Mandrake the Magician.
Il debutto negli Stati Uniti è del 11 giugno del 1934, in Italia l’uscita è del 20 gennaio 1935, novant’anni fa, attraverso strisce giornaliere su “L’Avventuroso”.
Nelle sue prime avventure Mandrake fa uso di veri poteri magici; le sue doti di sensitivo sono contrapposte alla magia nera del suo primo nemico: il Cobra.
Un figuro malefico abbigliato come un monaco con il ruolo tra il demone e lo scienziato, che Mandrake combatte utilizzando le proprie qualità paranormali.
Affianca Mandrake il poderoso servo di colore Lothar, proveniente dal sud dell’Egitto, amico per la pelle, cui spetta la parte del comprimario forzuto ma niente affatto ottuso.
Nel prosieguo del percorso del Mago si aggiunge Narda, una principessa di un ipotetico staterello mitteleuropeo che, come tutte le eroine dei fumetti, sarà destinata a fiancheggiare il protagonista.
Dal 1937 le storie di Mandrake, che negli anni passati si è imbattuto in trame e motivazioni nel filone dei racconti neri ed orrorifici, virano su temi cari alla commedia giallo-rosa che il cinema hollywoodiano va proponendo con successo.
Lee Falk, autore coadiuvato dal disegnatore Phil Davis, propone Mandrake come un eccezionale illusionista, un po’ snob, in avventure più distese e rasserenanti.
Anche i luoghi prescelti come teatro delle avventure sono ambientati sempre più in grandi città, rispetto a luoghi abbandonati, oscuri corridoi di musei, per compiacere il lettore verso storie più morbide.
Così pure gli antagonisti si fanno meno mostruosi, conformati a modelli più umani.
Milioni di ragazzi, ma non solo, hanno letto Mandrake a cui seguirà due anni più tardi “The Phantom”, “L’Uomo Mascherato”, sempre ideato da Lee Falk con la collaborazione di Wilson McCoy.
L’epopea di Mandrake, tra prime edizioni e ristampe, arriva fino a metà anni novanta e chiude un’epoca in compagnia di altri grandi eroi del fumetto mondiale come il già citato “L’Uomo Mascherato”, “Flash Gordon”, “Rip Kirby”, “Tex”.
Eroi tarati sempre per la lotta del bene contro il male, forse un po’ anacronistici nei nostri giorni nell’esplosione incontrollata dei social, di un certo tipo di narrazione che non prevede il “vietato ai minori”.
Può darsi che il ricordo possa essere fin troppo nostalgico, ma erano anni felici, spensierati, senza troppe pretese e ragionamenti contorti e soprattutto senza social…
FOTO: Copertina del nr. 1 della ristampa di Mandrake.