Teatro Quirino – Medea con il Teatro Patologico di Dario D’Ambrosi
(Foto di Federica Di Benedetto)
I ragazzi che sconfiggono la diversità
Suoni percussivi, ritmi cadenzati e il racconto inesausto del coro che parla il greco antico di Euripide, affidato alla recitazione asciutta dei ragazzi disabili del Teatro Patologico di Dario D’ambrosi, ripropongono al Teatro Quirino il capolavoro che il tragico greco costruì sulla vicenda-mito di Medea, la maga figlia del Sole.
Allora quei suoni, quelle voci quasi in salmodia finiscono per varcare persino i limiti del palcoscenico per raccontare un’esperienza emotiva che si incide profondamente nell’animo e per ciò stesso assume valore terapeutico: il fine ideale di quest’impegno portato avanti da Dario D’Ambrosi.
L’esperimento è stato messo a punto negli anni ’70, all’indomani della Legge 180, che svuotò i manicomi senza opportuni provvedimenti di sostegno, anzi spargendo nella società civile persone disorientate e impaurite.
Da allora molta strada è stata percorsa ed oggi la scuola di recitazione “La Magia del Teatro” per ragazzi diversamente abili e il lavoro di sperimentazione che li porta sul palcoscenico a confrontarsi con il pubblico è diventata una forma di espressione artistica ed emotiva, che li e ci coinvolge profondamente ed insegna loro ad essere protagonisti.
È stato lo stesso D’ambrosi, attore e regista di grande spessore noto anche al pubblico americano, ad adattare il testo per la sua compagnia, conservando sia l’originale greco antico nel quale si esprime il coro dei ragazzi del Teatro Patologico che la traduzione in italiano destinata agli attori professionisti che nello spettacolo presente al Teatro Quirino sono Almerica Schiavo nel ruolo di Medea, Sebastiano Somma in quello di Creonte, Paolo Vaselli in quello di Giasone, e Michela D’Ambrosi nel ruolo di Glauce.
La compagnia indossa costumi molto belli creati da Raffaella Toni. Indispensabile a marcare stati d’animo e momenti emotivi la colonna sonora percussiva dal vivo di Francesco Santalucia, prodotta anche dagli stessi ragazzi in scena che sottolinea solo i momenti coreutici e aumenta le suggestioni della lingua di Euripide.
Il progetto del Teatro Patologico di D’Ambrosi è sostenuto dal Miur e promosso dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata nell’ambito delle iniziative ZeroIndifferenza, corso integrato che ha lo scopo primario di offrire una validazione scientifica formale dei metodi innovativi di Teatro Terapia. Ormai considerato un valido sostegno alle forme terapeutiche più tradizionali, il progetto di D’Ambrosi suscita interesse ovunque, e Il Teatro Patologico è invitato fra l’altro a partecipare ad importanti incontri internazionali, come ad esempio al prossimo G.7 mondiale della Sanità che si svolgerà a Milano, mentre il 4 dicembre sarà presente a New York alle Nazioni Unite ed è in procinto di partire per una tournée che la porterà in Israele, a Buenos Aires e a Toronto.