My American Dream
Non sono necessarie molte parole per spiegare il significato dell’American Dream: è il sogno Americano, lo hanno inseguito I nostri connazionali sbarcati negli Stati Uniti e chiunque abbia una meta da voler raggiungere quì, in America.
dalla nostra corrispondente da Los Angeles Maristella Santambrogio
Brandon Duracher è uno di questi con il suo American Dream. Alto, bello, muscoloso , nell’età in cui le speranze non muoiono all’alba, nuota nel mare di Hollywood, vuole realizzare il suo progetto: lavorare come produttore e attore . “Quando ti è nata questa passione?” “Sono nato in Louisiana, il mio spirito ribelle mi ha portato spesso a fare scelte che hanno accelerato il mio desiderio d’indipendenza. A 15 anni mi sono messo a suonare con un gruppo di ragazzi molto più grandi di me a scapito dei miei risultati scolastici. Mio padre disintegrò la mia chitarra e le mie aspirazioni di musicista . Ho imparato presto ad arrangiarmi e poichè in Louisiana si giravano molti film non mi è stato difficile iniziare come comparsa e poco per volta, a salire di grado, lavorando e guadagnando anche in produzioni pubblicitarie. Quando ho potuto me ne sono andato da casa . Ho fatto molti errori in giovane età, penso di voler raccontare le mie esperienze in un film. Ho guadagnato molto e speso altrettanto . Mi sono fatto un nome nell’ambiente cinematografico della Louisiana. Poi è arrivata Katrina, non una donna, l’uragano, devastando senza pietà ogni cosa. Nella casa dei miei parenti l’acqua è arrivata a 15 piedi d’altezza, melma, ovunque. Mi sono deciso a ripartire da zero a Los Angeles, non è un’impresa facile.” “ Lo dici per la competizione di Hollywood?” “ Qui sono arrivato a tasche quasi vuote, se a New Orleans ero riuscito a farmi un nome come attore ero sempre un pesce in una vasca piccola, qui sono un pesce nell’oceano . Non demordo, mi sono concentrato nei progetti che ho in mente scrivendo delle sceneggiature,ho partecipato a moltissime audizioni ed ho avuto le mie soddisfazioni lavorative, seguo lezioni di recitazione e cerco d’imparare da chi ha già salito parecchi gradini ,come muovermi nel business hollywoodiano. Ho formato la mia società di produzione la “Brandon Entertainment” con lo scopo di organizzare progetti nei quali io possa partecipare come attore o produttore. Stò cercando di sviluppare quattro sceneggiature di Dalene Young, tre di Jon Mercedes e tre di Jeff Bergquist. La mia filosofia nell’industria del cinema è “ Sviluppa il tuo progetto, giralo in Louisiana e non rimarrai mai senza lavoro”. Il mio target è quello di lavorare con donne alla regia o come produttrici nonchè executive. Le donne possono apportare molto nell’industria cinematografica per la loro spiccata sensibilità artistica, e lo hanno dimostrato”. Del resto Brandon piace alle donne e non dovrà sudare molto per raggiungere il suo progetto. L’importante è sapere che Brandon, a parte quel che si vede, non concede sentimenti , è il cosìddetto “ Bello e impossibile” perciò guardare, ma non toccare, meglio averlo accanto esclusivamente come compagno di lavoro.