Spettacolo

Nato il 4 luglio.

Film cult della coppia Stone-Cruise.

Roma, 20 dicembre 2024.

 

Proprio oggi il 20 dicembre 1989, trentacinque anni fa, esce negli Stati Uniti una pellicola cult della cinematografia mondiale: Nato il 4 luglio, diretto da Oliver Stone.

Tratto dall’autobiografia di Ron Kovic, che collabora alla sceneggiatura insieme al regista Stone, il film è la parabola dello stesso Kovic un ex marine che ha combattuto la guerra del Vietnam, dove è stato ferito gravemente alla schiena.

Il 4 luglio, del 1946, è la data di nascita di Kovic, che coincide con il giorno dell’indipendenza americana, che a soli 18 anni si arruola volontario nei Marines degli Stati Uniti.

Kovic è un nazionalista convinto, di educazione cattolica, che crede ciecamente nella funzione internazionale del suo paese e nel 1967 risponde senza indugio alla chiamata per andare a combattere in Vietnam.

Di lì a poco Kovic scopre le atrocità di una guerra senza confini, viene ferito seriamente alla schiena e di conseguenza perde l’uso delle gambe e diventa impotente.

Rientra nel suo Paese nel 1969 ma si rende presto conto di come sia cambiata l’opinione pubblica, che certamente non l’ha accolto come un eroe di guerra.

La vita sulla sedia a rotelle è difficile di suo, con l’aggravante del trattamento che gli riservano gli altri.

E’ un tutt’uno perdere la fede, iniziare ad ubriacarsi, verificare dell’inutilità della guerra che il Paese non sente in alcun modo.

Kovic è un’anima in pena, vaga di qua e di là fino a frequentare una comunità di reduci in Messico per poi rientrare negli Stati Uniti e impegnarsi a far sì che altri giovani non soffrano a causa della guerra.

Drammatico è l’incontro con i genitori del soldato Wilson che Kovic uccide per errore in una battuta in Vietnam, implorandone un perdono che non gli verrà concesso.

Ritrova Donna una compagna di scuola, di cui era innamorato a suo tempo, con cui scopre l’attivismo per la pace.

Sono anni duri, di lotta, che Kovic intraprende fino alla convention del Partito Democratico del 1976 quando finalmente parla alla nazione della sua autobiografia nel frattempo pubblicata.

Il film di Stone è intriso di una retorica antimilitarista che alterna momenti commoventi, l’incontro con i genitori di Wilson, a situazioni più crude come la convalescenza nell’ospedale americano e la fuga in Messico.

Come detto all’inizio è una parabola che significa il distacco dai vecchi principi di Kovic da scontare sulla croce, cioè sulla carrozzella.

Tom Cruise, nel ruolo di Kovic, sdogana il personaggio che si portava appresso di sex-symbol dando un’interpretazione robusta.

S’immedesima talmente tanto da frequentare il set quasi sempre sulla carrozzella, relativamente alle scene girate, a riunioni tecniche, oltre ad un periodo vissuto con lo stesso Kovic per capirne da vicino il suo modo di vivere.

Cruise, seppur ancora giovane, vince la concorrenza di attori del calibro di Charlie Sheen, Nicolas Cage e Sean Penn sfiorando l’Oscar per Miglior attore protagonista.

L’Oscar, nel 1990, premia Oliver Stone, Migliore regia, e David Brenner e Joe Hutshing per il Miglior montaggio.  

Di complemento a Cruise, per un cast infinito, troviamo Willem Dafoe, Kyra Sedgwick e Tom Berenger, tra i più significativi.

 

 

FOTO:  Coming Soon  locandina Nato il 4 luglio.

 

 

 

 

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