Il trio di Claudio Leone si muove con grande disinvoltura \tra tradizione jazzistica e avanguardia, proponendo un repertorio eclettico che abbraccia composizioni originali di Claudio Leone tratte dagli album “Changes” (2016) e “People & Places” (2013), jazz standards e canzoni rivisitate o stravolte di Sting, Woodkid, Muse e Radiohead. Il collante che tiene insieme questa eterogeneità stilistica e sonora è l’interplay collaudato tra il leader e la sezione ritmica, composta da Pietro Ciancaglini al contrabbasso e Francesco Merenda alla batteria, due musicisti che vantano collaborazioni con artisti italiani e statunitensi di fama internazionale. Claudio Leone è molto stimato nel milieu musicale, ad esempio Andrea Damiani ha detto di lui che non si sa “se ammirare di più la maestria strumentale, le doti compositive o le vaste conoscenze teoriche: tre dimensioni che raramente coabitano in un unico musicista, anche ai livelli più alti” e ha lodato i suoi”temi splendidi”, i “partner eccellenti”, il “naturale interplay e soprattutto il continuo succedersi di momenti sorprendenti, imprevedibili”.