Le cifre sono di tutto rispetto: un vanto per il sovrintendente Carlo Fuortes, giunto come una zattera di salvataggio nel 2014 al Teatro dell’Opera, in una situazione precaria e addirittura con una ventilata chiusura, impegnato, oggi, in un rilancio anche internazionale del Teatro, e in procinto per il terzo anno consecutivo di chiudere il bilancio in pareggio. La prossima stagione, appena comunicata alla presenza del Sindaco Raggi, è forte di cifre consistenti: più di 150 spettacoli in cartellone, di cui dieci opere per 78 recite. Un fiore all’occhiello se si considera che ben sette sono nuovi allestimenti, per lo più in co-produzione con altri Enti Lirici, una intensa e sempre più auspicabile collaborazione che permette di spalmare le spese, sempre piuttosto ingenti, e nel contempo di offrire alla Capitale una visuale più aperta sul mondo del melodramma come viene interpretato fuori dai confini nazionali.
Oltre alle aperture di sipario, bisogna considerare l’importante stagione estiva a Caracalla, appuntamento che qualifica a livello internazionale l’attività della musica all’aperto, offrendo contemporaneamente una full immersion nella archeologia romana.
La stagione invernale debutta il 12 dicembre, con un’opera dalla lussureggiante partitura: La Damnation de Faust” di Hector Berlioz. Ad allestirla, con Daniele Gatti sul podio, sarà Michieletto che da alcune stagioni firma regie creative e intelligenti, costruendo spettacoli che richiamano il pubblico rinnovandolo, pubblico che lo ha apprezzato nel Trittico pucciniano e in questi giorni ne “Il Viaggio a Reims” di Rossini. Il Faust di Berlioz, frutto della coproduzione con Regio di Torino e il Palau de Les Arts di Valencia manca dal Costanzi dal 1955. . Scene di Paolo Fantin e costumi di Carla Teti. Il cast comprende Pavel Černoh, Alex Esposito, Veronica Simeoni e Goran Jurić. Clima romantico anche per la seconda opera in programma, anch’essa di raro ascolto a Roma: “I Masnadieri”, lavoro giovanile di Giuseppe Verdi, in un nuovo allestimento curato da Massimo Popolizio, al debutto nella regia d’opera e con Roberto Abbado alla direzione d’orchestra.
Due momenti attesi per la popolarità del titolo sono “La Sonnambula” di Bellini (dal 18 febbraio) con la regia musicale di Speranza Scappucci e l’allestimento del creativo Giorgio Barberio Corsetti, in coproduzione con il Teatro Petruzzelli di Bari. E il dittico “Cavalleria rusticana/ Pagliacci” con Carlo Razzi alla direzione d’orchestra per il debutto di Pippo Delbono alla regia in una coproduzione con il Teatro San Carlo di Napoli. Fra tanti titoli ben rodati fa capolino anche un capolavoro del Novecento ”Billy Budd” di Benjamin Britten, inedito a Roma (dall’8 al 15 maggio), una coproduzione col Teatro Real di Madrid, l’Opéra National di Parigi e la Finnish National Opera, diretta da James Conlon. Alla regia di Deborah Warner il compito di far rivivere l’ambiguo marinaio nato dalla penna di Henry Melville.
L’amatissimo Puccini ritorna ancora sul cartellone con due titoli, “La Bohème”, in un nuovo allestimento coprodotto con il Teatro Regio di Torino con la regia di Alex Ollè de la Fura des Baus, dal 13 al 24 giugno e “Tosca”, con le scene e i costumi originali di Adolph Hohenstein ricostruiti filologicamente da Carlo Savi e Anna Biagiotti. L’opera sarà spalmata in due momenti dal 7 al 17 aprile e dal 15 al 18 novembre. Molto attesi anche due titoli mozartiani, “Die Zauberflöte” della Komische Oper di Berlino, con la direzione di Henrik Nánási (8 recite dal 9 al 17 ottobre) e la regia creativa firmata da Barrie Kosky e Suzanne Andrade che ha fatto il giro del mondo. E il travolgente “Le nozze di Figaro”, un nuovo allestimento pensato da Graham Vick, di scena al Costanzi dal 30 ottobre. Attesissima anche la ripresa dell’elegante “Traviata” di Giuseppe Verdi, firmata da Sofia Coppola (dal 24 febbraio).
“Traviata” sarà anche portata in tournée a Tokyo a settembre del 2018 assieme ad una edizione di ”Manon Lescaut” di Puccini, messa in scena da Chiara Muti. E ancora, una tournée con “Pagliacci”, edizione prestigiosa firmata da Franco Zeffirelli per Muscate , capitale del Sultanato dell’Oman.
Nel novero dei successi di cui può vantarsi il sovrintendente anche l’impulso dato al balletto dall’étoile Eleonora Abbagnato che nella prossima stagione ha scelto sei titoli, a partire dal 15 novembre con una prima mondiale di “Don Chisciotte della Mancia”, un nuovo allestimento romano con la coreografia di Laurent Hilaire, che si ispira alla versione originale del 1978 per l’American Ballet Theatre di Mikhail Baryshnikov, presente in scena assieme ad Hilare. Da domenica 28 gennaio, una Soirée française con protagonisti due icone del panorama ballettistico francese e mondiale: Serge Lifar con “Suite en blanc” (1943) e Roland Petit con “Pink Floyd Ballet” (1972), rimontati da Claude Bessy e Luigi Bonino, che vogliono essere anche un omaggio alla danza della celebre Yvette Chauviré, con Eleonora Abbagnato sul palcoscenico. Non manca la strenna natalizia con “Lo Schiaccianoci” su musica di Ciaikovskj e la coreografia del coreografo e regista romano Giuliano Peparini. Immersione nella danza contemporanea, invece, dal 15 marzo con il Trittico Kylián/Forsythe/Inger e con tre linguaggi diversi..Dal 25 maggio, Eleonora Abbagbato diventa la protagonista del balletto di Kenneth McMillian “Manon” su musiche di Massenet. Ultimo appuntamento della stagione di balletto, dal 15 settembre, con una ripresa de “La Bella Addormentata nel Bosco”, raffinata versione di Jean-Guillaume Bart . Inoltre, è prevista una data in Francia il prossimo 10 dicembre 2018 a Cannes al Palais des Festivals – Grand Auditorium con Soirée Roland Petit.
In cartellone anche quattro concerti sinfonici con molto spazio per la musica contemporanea.
Sarà ripreso anche il progetto ‘OperaCamion’, con una nuova opera che girerà per le piazze di Roma e del Lazio sul camion appositamente attrezzato per contenere le scene e i cantanti.