Pulp Fiction.

Quentin Tarantino entra di prepotenza nel mondo della settima arte.

Roma, 28 ottobre 2024.

 

Trent’anni fa, oggi, esce nelle sale italiane una pellicola destinata a far discutere, con soggetto, sceneggiatura e direzione di Quentin Tarantino: Pulp Fiction.

Dopo un’anteprima al Festival di Cannes nel maggio 1994, il film debutta negli Stati Uniti nel mese di ottobre dello stesso anno sbaragliando il botteghino.

A fronte di un investimento di 8 milioni di dollari, Pulp Fiction arriva a realizzare un totale di circa 110 milioni di dollari raccontando una serie di storie che s’intrecciano a Los Angeles.

La struttura narrativa proposta da Tarantino vede intersecarsi quattro storie in un continuo ricorso a flash-back, alla Sergio Leone, montate però al contrario rispetto alla logica narrativa del cineasta romano.

Dialoghi paradossali, grande violenza, senza prendersi troppo sul serio Tarantino sdrammatizza le situazioni più truci con un umorismo a volte irresistibile.

Si parte con una coppia di balordi che tentano una rapina in una tavola calda; due gangster spietati, Vincent e Jules, recuperano una valigetta misteriosa; Vincent porta a ballare Mia, la moglie di Marsellus, suo capo, senza “toccarla”; il pugile Butch si ribella ad un incontro truccato e tenta di fuggire proprio da Marsellus che lo aveva organizzato.

Tarantino è alla seconda direzione dopo l’esordio del 1992 con Le iene e si ritaglia una parte, nel ruolo di Jimmie, sulla falsariga del maestro Hitchcock che usava apparire repentinamente all’inizio delle sue produzioni.

L’idea iniziale di Tarantino, oltre a creare una cronologia frammentata, è quella di cogliere di sorpresa lo spettatore.

<Una delle cose che preferisco nel raccontare storie è dare forti emozioni e lasciare che il pubblico si diverta, si rilassi e poi all’improvviso…boom!>.

A Cannes, nell’anteprima, Pulp Fiction ottiene la Palma d’oro e ad assegnargliela è Clint Eastwood come presidente di giuria.

Un’altra peculiarità di Tarantino è la scelta del cast dove il solo Bruce Willis, nel ruolo del pugile Butch, in quel periodo, è sulla cresta dell’onda.

La casa di produzione Miramax per la parte di Vincent pensa a Daniel Day Lewis ma coraggiosamente Tarantino ha in mente solo John Travolta, a cui ridà linfa per il prosieguo della sua carriera.

Altrettanto grati al regista del Tennessee sono Samuel L.Jackson e Uma Thurman, rispettivamente nei ruoli del gangster Jules e di Mia, che prendono definitivamente il largo nelle loro carriere.

Altri caratteristi Tim Roth, uno dei due balordi nella scena iniziale nella tavola calda, Ving Rhames, Marsellus, ed un cameo di Christopher Walken.

Menzione a parte per uno straordinario Harvey Keitel nell’interpretazione di mister Wolf, “risolvo problemi”, che tira fuori da una situazione complicata Jules e Vincent.

Una scelta che Tarantino ribadisce anche in Jackie Brown del 1997 è la selezione dei brani musicali tratta da vari autori, spaziando dal rock, al funk, al blues.

Al di là delle candidature per gli attori, tra protagonisti e non, Pulp Fiction vince l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale.  

 

 

FOTO: Pulp fiction – Steelbook ( Blu-ray ).

 

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