Roma, 22 marzo 2019 – di Roberta Murzilli e Salvatore Veltri – Oggi a raccontarlo, sono la figlia Laura e la nipote Noemi, che ci hanno fatto rivivere , con la stessa cortesia, disponibilità e umiltà di famiglia, una parte di storia della vera canzone Romana vissuta da uno dei più grandi cantanti romani, Alvaro Amici.
Laura e Noemi, sembrano quasi sorelle (precisiamo: è Laura per il suo aspetto molto giovanile e non che Noemi appaia più grande!).
Data la spiccata simpatia e approfittiando dell’occasione di averle incontrate, ci apprestiamo ad approfondirne la conoscenza.
Succede proprio durante la lezione tenuta da Roberta Murzilli, che scatta lo spirito giornalistico, tanto che si improvvisa all’istante una splendida esclusiva intervista alle cantanti Laura Amici e Noemi Bussaglia, che erano andate a trovare l’amica Roberta.
Fin da subito, l’intervista appassiona anche gli allievi più giovani che ben conoscono l’indiscussa miglior voce romana.
Nel vedere gli allievi così attenti, ci spingiamo oltre ed allestiamo il semplice palco proiettando sullo sfondo, la foto di Alvaro Amici durante una sua esibizione, foto curate dalla cantante Manuela Ciccotti. Si crea così una fantastica atmosfera tipica romana ottenendo un maggior coinvolgimento dei presenti, interessati a conoscere meglio e dalla viva voce, alcuni vissuti inediti del Maestro come Uomo, Padre e Nonno.
Alvaro Amici, nasce nel 1936 a Roma nel quartiere Garbatella, sesto di sette fratelli e venuto a mancare nel 2003. Restano le numerose biografie e le sue canzoni si sono ascoltate e si ascoltano ovunque, oggi più che mai grazie alle nuove tecnologie e i vari motori di ricerca che permettono di risentirle per emozionarsi.
Sposato con Cristina nel 1960, dall’unione nasce una prima figlia Laura poi, a susseguirsi, Fabrizio 1962, Corrado 1963, Riccardo 1966 e nel 1972 Serghei, tutti artisti dotati di grande potenzialità canora.
Osserviamo con attenzione Laura che sprigiona dai suoi occhi tutto l’amore che prova verso questo papà che ha segnato i ricordi più belli ed indelebili della sua vita.
Chi ha avuto modo di conoscere Alvaro, non può che confermare quanto dice Laura che ci racconta “… mio padre, mio padre era buono, immensamente buono e disponibile sempre con tutti. A volte, come da usanza romana, andava a fare le famose serenate sotto i balconi alle future spose e, se accadeva che,la famiglia non aveva molte disponibilità economiche, lui si prestava gratuitamente…”. “Era una persona sensibilissima. Una volta, mentre guidava di sera, un cane gli attraversò improvvisamente la strada e non potè evitarlo. Il cane morì ed egli si tormentò, per anni, della morte di quel povero animale” poi “Mia madre lo chiamava “lacrima facile” perchè, se vedeva un film commovente, gli venivano le lacrime e si doveva asciugare. Ma era anche un uomo che non scendeva a compromessi, tanto che venne boicottato nella carriera musicale e nello stesso tempo, non aveva paura di nessuno anche se evitava qualsiasi discussione che potesse degenerare”.
Ed è questo “l’assist” che ci consente di intonare – non certo al livello di papà Alvaro – alcune strofe una canzone che a noi è molto piaciuta “Bella, più bella de na rosa, con l’abito da sposa”…(da “Serenata de papa’”nda)
Tutti in sala, siamo stati presi presi da una forte emozione … Laura si riprende e poi, presa dai ricordi, dice “Papà la cantò a me, quando mi sposai”. Su youtube vi sono anche riprese amatoriali dell’epoca.
La commozione di Laura scende sempre più nell’intimo di ognuno di noi.
Noemi, con la voce strozzata nei ricordi, interviene per aggiunge “… pensa, due anni fa, quando mi sono sposata, me la canto mio padre, Roberto Bussaglia il quale aveva suonato con mio nonno, continuando la tradizione” aggiungendo “ogni volta che sentiamo le canzoni di mio nonno, tra queste anche “Vecchio non piagne“, ci scendono i lacrimoni. Mio nonno come si dice a Roma era un pezzo de pane e chiunque l’ha conosciuto, come Roberta Murzilli, ha dato testimonianza della sua bontà”.
Continuiamo con gli inediti, raccontanti ed integrati da Laura e Noemi, per lumeggiare anche l’allegria e battute di Alvaro Amici.
“In occasione di una serenata, si affacciò la sposa che non era proprio uno splendore. Poco dopo, arrivò il fidanzato, anche lui “mister universo”. Guardandoli, se ne uscì con l’espressione “questi se fanno un fijo lo butteno“, provocando una risata da tutti noi. Poi, “Nell’estate, parliamo dell’anno 1975-76, faceva un caldo tremendo. Lui era a bordo dell’autobus e, siccome lungo il percorso vicino ad una fermata, c’era una fontanella, scese dal mezzo pubblico per bere alla fontanella da cui scorreva l’acqua. Si accostava per bere ma … proprio quando aprì la bocca, la fontana smise di erogare l’agognato liquido! Lui si arrabbio e, dicendo un sacco di parolacce in romano, la prese a calci. L’acqua però non tornò ed egli, per non attendere un’altra corsa, dovette farsi un bel tratto di strada a piedi, sotto il sole, finchè giunto a casa, potette dissetarsi” quindi “Papà aveva 7-8 anni, e già cantava con la sua voce perfetta, tanto che i vicini chiedevano a nonna se aveva la radio accesa, rimanendo di stucco quando lei rispondeva che era Alvaro che cantava. Non convinti, entravano in casa o si affacciavano alla finestra per constatare che quella bella voce che avevano sentito, era quella di Alvaro“. “Lui era molto bravo a declamare le poesie. Una che ricordo benissimo, era ‘Per un fiore’ e un’altra dedicata alla mamma. Le declamava con tale intensità, da far venire le lacrime dall’emozione“.
Durante l’intervista, ricordiamo alcune canzoni incise da Alvaro Amici e scritte da Lanfranco Giansanti. Noemi subito cita un brano molto caro che Lanfranco aveva scritto e dedicato proprio a lei, per la sua “Prima comunione”.
Laura ci confessa che “da non molto, finalmente riesce a riascoltare le canzoni interpretate dal suo papà”, in considerazione della forte nostalgia che le provocavano. Subito dopo, con grinta, precisa “Il mio papà è stato definito uno ‘stornellatore’ ma non hanno saputo descriverlo. Mio padre era un cantante, apprezzato anche da insegnanti lirici, che sapeva eseguire anche stornelli ma era un vero cantante. Basta andare su Youtube e ascoltarsi l’LP “I dodici grandi successi italiani di Alvaro Amici”.
Prima di chiudere l’intervista, chiediamo a Laura se ci poteva fare una dedica e Lei, senza esitare, ci delizia interpretando a cappella “Occhietti bellii neri e appassionatiii…” … veramente brava!
Rivolgiamo la stessa preghiera alla giovane cantante Noemi e, anche Lei senza alcun supporto musicale, riesce a coinvolgere tutta la classe con “ La societa’ dei magnaccioni….” chiudendo con una frase del nonno Alvaro simpaticissima ” A noi ce piace, de magna’ e beve, e ai Milanesi de lavoraaaa!!! Portaceeee n’altro litro, che noi ce lo bevemoo e poi….“, raccogliendo, ambedue, l’applauso dei presenti come ringraziamento particolare per questo umile e semplice momento di inediti ricordi, all’insegna della vera romanità.
L’intervista è avvenuta nella sala teatro della parrocchia Santa Maria delle Grazie a Casal Boccone, ove ogni mercoledì dalle 18:30 alle 22:30 si tiene un corso gratuito di recitazione e nozioni di canto diretto dalla conduttrice romana Roberta Murzilli “Il Palco Delle Gioie”, grazie all’ospitalità concessa dal parroco Don Demetrio Quattrone e dal sacerdote Don Davide.