Roma, 26 settembre 2023.
Esce negli Usa lo stesso giorno di venticinque anni fa una pellicola, se vogliamo, crepuscolare e malinconica: Ronin, diretta da John Frankenheimer.
La trama.
Siamo in Francia e c’è una misteriosa valigetta, in possesso di un criminale, che fa gola a diverse entità come gli irlandesi dell’Ira e la mafia russa.
Un’enigmatica ed affascinante ragazza, Deirdre, assolda cinque mercenari dando loro istruzioni per recuperare la valigetta, ma senza entrare troppo in dettagli.
Sam, Vincent, Gregor, Spence e Larry, ognuno per le proprie competenze, cominciano ad attivarsi dotandosi nel frattempo di un equipaggiamento adeguato.
C’è molta diffidenza tra loro acuita dall’atteggiamento sfuggente di Deirdre e dall’incompetenza di Spence che viene presto escluso dalla missione.
Il gruppo si sposta verso Nizza, dove viene individuata la valigetta, ma l’intervento della polizia francese genera un caos favorendo Gregor che, fuggendo, ruba la stessa valigetta appena recuperata e la sostituisce con una copia.
Sam e Vincent trovano un’intesa naturale, con il primo, ex agente Cia, che chiede aiuto ad un vecchio collega per provare a localizzare Gregor.
Una vera e propria battaglia si svolge tra le strade di Nizza dove troviamo alcuni componenti della mafia russa ed il pericoloso latitante dell’Ira Seamus O’Rourke.
Quest’ultimo, accompagnato da Deirdre, uccide Larry e rapisce Gregor obbligandolo a rivelargli il nascondiglio della valigetta nella fuga verso Parigi.
La cruenta battaglia insanguina la cittadina mediterranea, con morti e feriti tra cui Sam che viene portato da Vincent presso un suo amico, Jean-Pierre, in una villa sulle Alpi.
Sam viene curato ed assistito e quando si rimette in sesto rimane incuriosito ed affascinato dalla passione di Jean-Pierre per la cultura feudale giapponese.
Jean-Pierre costruisce personalmente delle statuette raffiguranti dei Samurai che nel Giappone del 18° secolo rimangono senza un padrone, diventando dei mercenari.
A 47 di questi viene dato il nome di Ronin e Jean-Pierre fa capire a Sam che, in un certo senso, anche lui e Vincent in questa missione sono dei Ronin.
La vicenda si sposta a Parigi dove Sam e Vincent riescono a rintracciare Seamus, Deirdre e Gregor con quest’ultimo che però riesce rocambolescamente a far perdere le tracce.
Inizia un altro spettacolare inseguimento, con rincorse anche contromano in piena capitale francese e con Gregor che cerca di piazzare la valigetta al boss Mikhi, referente della mafia russa.
L’appuntamento è presso il Palazzo del ghiaccio dove Mikhi assiste Natasha, una pattinatrice sua protetta.
Colpi di scena, tradimenti, sparatorie, sono gli ingredienti del finale della storia con Sam e Vincent che si ripromettono di non perdersi di vista.
Curiosità.
Thriller spionistico con protagonisti ex agenti allo sbando, messi sotto contratto per recuperare una preziosa valigetta, senza sapere chi li paga ma scoprendo man mano segreti da cui sono stati esclusi.
Frankenheimer, solido regista dalla tecnica riconosciuta, gira le spettacolari scene degli inseguimenti dal vivo, a velocità reale, senza ricorrere ad espedienti digitali, con il solo apporto di stuntmen efficaci.
A parziale ricordo della carriera di Frankenheimer ci sono pellicole come Il treno del 1964, Gran Prix del 1966, Il braccio violento della legge 2 del 1975.
Frankenheimer evidenzia anche, nello sviluppo della storia, l’aspetto psicologico dei protagonisti usando tagli d’inquadratura e di montaggio senza ricorrere ad effetti speciali e tutto ad alta intensità.
Ho scritto in apertura di film crepuscolare e malinconico rappresentato dalla coppia di eroi, i due Ronin.
Un omaggio ed una rappresentazione nella quale gli uomini contano più delle armi sofisticate e degli aggeggi elettronici.
I Protagonisti.
Sam è Robert De Niro e Vincent è Jean Reno, i due Ronin, in due ruoli complementari senza che nessuno prevarichi sull’altro.
Si salvano la vita a vicenda e sviluppano un’amicizia inusuale per la freddezza che dovrebbero avere due agenti segreti.
Tanto che nel commiato finale Sam/De Niro dice a Vincent/Reno;<Mi raccomando, teniamoci in contatto>.
Azzeccati gli altri interpreti dall’enigmatica Deirdre, Natascha McElhone, allo spietato Gregor, Stellan Skarsgard, a Mikhi, Feodor Atkine.
Due menzioni speciali per Jean-Pierre, Michael Lonsdale, l’appassionato cultore del Giappone feudale e Jonhatan Pryce, il terrorista Seamus, forse in un’interpretazione un po’ troppo forzata quasi da psicopatico.