Roma, 18 giugno – Generazione inossidabile. Il 18 giugno 1942 nasceva a Liverpool Sir Paul Mc Cartney. A costo di sembrar (volutamente) ripetitivo, non dobbiamo dimenticare mai la positiva influenza esercitata dai quattro di Liverpool su legioni di giovani in tutto il mondo. Quei giovani che sono poi divenuti i nostri genitori. Influenza che, se non ci fosse stata, oggi parleremmo ancora di “matrimoni combinati” o di “bambini portati dalle cicogne”. Si stava meglio o si stava peggio? Fate voi.
Dei Beatles, Paul era considerato quello “bello”. Disimpegnato forse, ma mai frivolo. Dopodiché, se vi divertirete a cercare su Google gli aforismi di Paul Mc Cartney, capirete che, quello inglese, è uno humor del tutto peculiare e che Shakespeare ed Oscar Wilde hanno frequentemente avuto dei degni eredi. Paul Mc Cartney è certamente uno di questi.
Si è detto che Sir Paul è sempre stato “non schierato” ma di certo non è mai stato “apolitico”. Le sue posizioni sulla pace, sull’ambiente e sull’alimentazione, ancora oggi “spostano” parecchie opinioni. Ha utilizzato la propria popolarità per attirare l’attenzione su una moltitudine di problemi globali e di questo gli siamo riconoscenti.
Ultimo ma non meno importante, la sua musica ci ha deliziato per decenni. Ci ha fatto divertire e ci ha fatto innamorare. Quindi sono lieto ed orgoglioso di poter celebrare con queste poche, ma sentite, righe un personaggio a cui dobbiamo molto e a cui vogliamo bene. Buon compleanno Paul! O meglio: Sir Paul. Il bello degli “scarafaggi” di Liverpool.