Si aprono interesse e distribuzione per i film in lingua straniera
dalla nostra corrispondente Maristella Santambrogio
La Hollywood Foreign Press Association in collaborazione con la scuola di Cinema e Televisione della Loyola Marymount University hanno organizzato, per il 10 anno consecutivo, un Simposio dei film in lingua straniera nominati al Golden Globe.
I registi condividendo i segreti delle loro creazioni cinematografiche, hanno avuto come moderatore Lasse Hallstrom, regista svedese
di cui ricordiamo “My Life as a Dog” , “Chocolate” e “Salmon Fishing in the Yemen”. Il pubblico ha assistito ad un interessante “Sinfonia a quattro mani” nella quale i registi, con discreto rispetto e piacere nel poter conversare scambiando opinioni tecniche e visive in un’occasione quasi irripetibile, hanno condiviso la creatività delle diverse carriere fatte d’esperienza e impegno.
Presenti al simposio: il regista di “Amour “ Michael Haneke (Austria), Espen Sandberg e Joachim Roenning registi di “Kon-Tiki” ( Norvegia) ed il regista di “ A Royal Affair” Nikolaj Arcel (Danimarca). Durante i 75 minuti a disposizione, le domande e risposte si sono alternate ed ognuno ha espresso il proprio modo di girare un film. Tutti i registi hanno sottolineato l’importanza d’avere uno storyboard da seguire, di continuare a girare evitando stacchi per filmare il meglio degli attori durante le scene, come ognuno visualizza le scene prima di girare, come affrontare il montaggio del film, con il problema dei tagli delle scene, se lasciare improvvisare gli attori o imporre le sensazioni da esprimere.
I due registi di “Kon –Tiki” si sono detti entusiasti d’essere seduti tra due registi che hanno sempre ammirato, Hallstrom e Haneke. Inoltre hanno risposto ad una nostra domanda “ In Italia abbiamo il duo Taviani che collabora insieme da anni e riesce ancora a condividere lo stesso set. Voi come ve la cavate?” “Noi non siamo fratelli e ci frequentiamo fin da ragazzi, abbiamo la stessa passione per il cinema e ci è sembrato logico condividerla, ci consultiamo, ragioniamo sulle scene, la scelta degli attori e abbiamo trovato il giusto equilibrio nella regia.”
Nikolay Arcel , simpatico e alla mano, è uscito alla ribalta per aver adattato per il cinema la trilogia “The Girl with the Dragon Tattoo”, ha già scritto e girato 9 film. A lui abbiamo chiesto “ Spontaneamente è passato da un soggetto violento a una storia d’amore?” “Volevo cambiare e misurarmi con un soggetto che comprendeva un periodo storico di conseguenza ha implicato set impegnativi con costumi d’epoca, ma penso d’esserci riuscito….” “È stato difficile trovare i finanziamenti?” “È sempre la parte più difficile, mi ci sono voluti quattro anni per riuscire a raggiungere i sette milioni di dollari per coprire le spese.” “Direi che è un miracolo. Vedendo il film, lei dovrebbe insegnare la logica del risparmio, spendere il minimo per ottenere il massimo”
Al supernominato e vincitore regista di “Amour” abbiamo chiesto” I suoi studi in Filosofia e psicologia l’hanno aiutata a girare un film così perfetto?” “Senz’altro, il mio film si regge su un equilibrio di sentimenti da coordinare .”
“Amour’’ che domenica 13 ha vinto il Golden Globe, “TheRoyal Afair” e “Kon –Tiki” sono nominati anche agli Oscars.