Si torna a teatro! Ecco una rassegna di settembre…

Il teatro a Roma. Alcune delle programmazioni nei teatri romani.

Avvio di stagione ai Servi con Viva gli sposi : uno spettacolo scritto dal bravo Gianni Clementi e diretto dalla regista Vanessa Gasbarri: si tratta della piece Finché vita non ci separi, ovvero viva gli sposi, che si avvale della ottima interpretazione delle attrici Giorgia Trasselli e Cristiana Vaccaro e degli attori Antonio Conte, Nicola Paduano e Alessandro Salvatori, Chi non è mai stato invitato a un matrimonio? Chi non ha mai vissuto lo stress dell’abito da cerimonia, del pranzo interminabile con inevitabili strascichi gastrici notturni, dell’incontro con parenti ormai dimenticati, degli immancabili cori alcolici moderatamente osceni… ecco che un pugno di attori ci fa rivivere la cerimonia tanto temuta, in una sorta di continua sarabanda di cambi d’abito e personaggi senza soluzione di continuità. Sono le 4,30 di mattina e in casa Mezzanotte fervono i preparativi per le nozze di Giuseppe, figlio di Alba e Cosimo, maresciallo in pensione. Giuseppe, paracadutista dei Carabinieri e appena rientrato da una missione in Afghanistan, è atteso all’altare da Francesca, figlia del signor Spampinato, proprietario del ristorante “La Scamorza”. Nonostante mamma Alba provi a sabotare l’imminente matrimonio, non rassegnandosi all’idea di imparentarsi con quella che lei definisce una famiglia di “sguatteri”, Giuseppe sembra deciso. L’arrivo dell’esuberante Miriam, “hair stylist e make up artist”, come ama definirsi lei, porta in casa Mezzanotte una ventata di effervescente  e rozza simpatia. Fra il racconto dell’ultima vacanza a Formentera e la descrizione del fidanzato Jonatan, culturista e borgataro doc, il tempo passa rapidamente. L’ora fatidica si avvicina, ma Giuseppe inizia a dimostrare un insospettato nervosismo.  Ormai è tutto pronto, tutto addobbato, tutto apparecchiato, tutto perfetto,  quando, come nelle migliori commedie anglosassoni, colpo di scena: qualcuno bussa alla porta! Repliche previste fino al 14 ottobre.

Teatro Millelire, Dialogo Ginzburg: In scena fino al 30 settembre al Millelire, Dialogo, il testo di Natalia Ginzburg diretto da Giuseppe Tesi. lo spettacolo, che vede in scena Priscilla Baldini e Andrea Gonfiantini, terminerà domenica 30 settembre. Se il testo di Ginzburg è lo specchio dei tempi della scrittrice, la regia di Tesi rappresenta il suo e il nostro tempo. In scena un uomo e una donna e la loro incapacità di comunicare le proprie debolezze e trasgressioni all’altro. Francesco e Marta,  coppia indolente ed insolente, si cercano con una complicità che non riescono a trasformare in un rapporto normale. Da un lato l’uomo, aspirante scrittore, dall’altra la sua donna, energica ma sospesa nel nulla proprio come Francesco. Personaggi sul bordo del precipizio, che parlano in continuazione, ma con parole vuote, che formano dialoghi fatti di niente, specchio di una borghesia inconsistente, spaesata di fronte a se stessa. «Gli attori sono chiamati ad un lavoro sul linguaggio, sui significati nascosti nelle frasi e nelle espressioni senza senso, sulla finta distrazione dall’attenzione per l’altro» spiega il regista Giuseppe Tesi. Dialogo…? è il primo spettacolo portato in scena da una compagnia proveniente da un’altra città italiana. Il Millelire, infatti, ha dato largo spazio, nella programmazione della stagione, agli spettacoli proposti da compagnie in arrivo da diverse zone d’Italia.

Teatro Golden, Chat  a  due  piazze: Martedì 2 ottobre prende il via la terza stagione del Teatro Golden.  Un programma ricco di spettacoli, commedie inedite, concerti e Festival  che il Golden è orgoglioso di presentare dopo una stagione di  successi, di tante dimostrazioni d’affetto, di interesse e di simpatia  da parte del pubblico. Anche la stagione  2012 e 2013 sarà composta da 8 spettacoli, 8 commedie, la maggior parte inedite, in abbonamento, interpretate da attori conosciuti e amati dal grande pubblico. Ritroveremo alcuni dei protagonisti della passata stagione ed alcuni interpreti che saliranno per la prima volta sul palcoscenico del Golden. Quest’anno il Teatro Golden propone una novità: agli 8 spettacoli in abbonamento si aggiungerà, per gli abbonati, un evento in omaggio realizzato e  promosso a sostegno dell’Associazione Peter Pan Onlus.  Il Teatro Golden, sarà quindi a fianco dell’associazione Peter Pan che si occupa dell’accoglienza e dell’assistenza delle famiglie, non residenti a Roma, dei bambini, malati oncologi. Attraverso lo spettacolo “Si fa presto a dire anni ‘70”, il Teatro Golden sosterrà per un intero  anno la  ludoteca della Grande Casa, centro di gioco, svago e allegria per i bambini. Lo spettacolo, scritto, realizzato ed interpretato da Max Maglione, è un tributo ai magnifici anni ’70 realizzato attraverso i ricordi dell’autore stesso, ma anche raffigurazioni e, naturalmente, le canzoni più famose di quel periodo.  Ad aprire la stagione, il 2 ottobre, “Chat a due piazze”, la commedia scritta da Ray Cooney, autore di “Se devi dire una bugia dilla grossa” e “Taxi a due piazze”. Ad interpretarla Gianluca Ramazzotti, Paolo Ferrari, Raffaele Pisu, Biancamaria Lelli e Silvia Delfino per la regia di Gianluca Guidi.

Teatro Manhattan, Frammenti di Lei: Inaugurazione della stagione al piccolo accogliente delizioso Teatro Manhattan, in via del Boschetto, nei pressi di via Nazionale, con lo spettacolo Frammenti di Lei, risultato vincitore della prima edizione del concorso nazionale Diversamente Stabili, una bella iniziativa che proseguirà anche in questa stagione presso il Teatro Abarico a San Lorenzo. Si tratta di un riuscito ed appassionante collage di tre corti teatrali di tre autori diversi, che sono collegati tra di loro da un filo rosso nel quale la donna, in quanto tale, si confronta con tre diverse realtà della propria esistenza: se stessa, la madre e l’uomo ! I tre corti si intitolano Io vs Tu , Milonga Nueva, Bagarre per un massacro, e hanno come autori Anita C. Bianchi, Ferdinando Crini e Marco Sette; la regia è stata efficacemente curata dal gruppo di lavoro GNuT, composto da Lorenzo Ciambrelli, Niccolò Matcovich, Giacomo Sette e Tommaso Zaccheo, mentre i bravissimi interpreti dei tre corti, applauditi a lungo dal folto pubblico presente nelle varie serate di questo spettacolo inaugurale, sono stati: Maria Concetta Liotta, Rita Balestra, Michela Rossitti, Giacomo Grilli, Giulia Lombezzi e Martina Querini . 

Teatro Abarico, Diversamente Stabili: Dalla volontà di realizzare un incontro tra i tre ambiti primari del teatro contemporaneo (drammaturgia, regia e recitazione) nasce il concorso “Diversamente stabili”, rivolto ad attori e drammaturghi di tutte le zone d’Italia ed arrivato alla seconda edizione. Da cornice, il nuovo e splendido spazio del Teatro Abarico, in via dei Sabelli 116, a Roma in zona San Lorenzo. Certi della necessità di dare nuovi orizzonti alla scena teatrale italiana, il progetto punta ad un confronto ed uno scambio di idee, esperienze artistiche e professionalità mettendo in scena, due serate al mese, uno spettacolo composto da un minimo di tre ad un massimo di cinque atti unici. Gli autori, emergenti o no, giovani o meno, vedranno interpretati i loro testi dagli attori in gara, potendo assistere alle prove e collaborando attivamente col regista che si occuperà della messa in scena e dell’adattamento. Il tutto sotto lo sguardo dell’unica vera giuria di ogni teatrante: il pubblico. Sarà lui ad essere chiamato ad esprimersi sulla bravura degli attori, sulla validità del testo e sulla serata nel complesso. Al miglior attore/attrice sarà dato un premio in denaro, come al miglior drammaturgo. La serata spettacolare (drammaturgie e gruppo di attori) che riceverà il voto più alto avrà la possibilità di riportare in scena la serata, nella prossima stagione del teatro Manhattan, gratuitamente, con tutti i proventi alla sola compagnia. Ecco spiegato il nome del progetto. Un concorso che, in periodo di crisi ed instabilità totale, all’interno di un settore ontologicamente precario, cerca di dare l’opportunità di una stabilità (strana, particolare, diversa) ad operatori culturali che da tante parti e con chiara voce questo chiedono. Senza però strapparli dalle loro radici di nomadi, assecondando la loro intelligenza sempre inquieta, mai ferma, nella perenne ricerca del nuovo, della sperimentazione, dell’incontro/scontro con l’altro. Offrendo anche agli spettatori l’opportunità di diventare da passivi ad attivi, di fuggire dagli stanchi schemi di altri media, certi che solo nello scambio di emozioni immediato tra fruitore ed opera artistica propria del teatro, si possa trovare la via verso una nuova crescita estetica. Terrorizzato, più di tutto, dall’atrofia mentale ed artistica, dall’alienante gabbia della convenzione, stanco di vecchi schemi espressivi, rinchiusi in stilemi roboanti ma privi di spessore ed oppressi dallo stridio di insensate risate, il gruppo GNuT lancia questa nuova proposta teatrale. 

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