Spettacolo. I Beatles sul tetto di Londra

L'ultimo concerto

Roma, 26 gennaio 2019 – Il 30 Gennaio del 1969, cinquant’anni fa, a Londra fa freddo. È una giornata grigia. A Savile Row, negli studios dove i Beatles registrano il loro ultimo album, ad un tratto qualcuno ha un’idea: “Saliamo sul tetto e suoniamo dal vivo”. Sguardi increduli un po’ ovunque. Quand’è stata l’ultima volta che hanno suonato dal vivo? Eppoi, in cima  al condominio…. qualcuno ha pensato: “Con questo freddo…”. Qualcun altro, imprecando:  “Porta su gli strumenti, porta giù gli strumenti…”. Altri ancora, nell’ufficio accanto: “La polizia, i diritti d’autore, i vicini…”. Tant’è. Vanno su e cominciano a suonare.

“I’ve got a feeling, a feeling deep inside…”. La gente in strada guarda all’insù: “Ma che succede?”. Rock’n Roll atterra sulle strade esclusive del centro di Londra. Il traffico rallenta. Dalle finestre attigue qualcuno comincia a capire. Altri ancora si arrampicano sui tetti. “Get back to where you once belonged”. Ritorna a dove una volta appartenevi. La musica, il palco. Una volta era così. Si divertono i Quattro. Come non succedeva dai tempi di Amburgo. Se è vero che avevano rinunciato a far concerti perché, a detta di Lennon: “Non riuscivamo più a sentire la musica”. Ma i Bobbies stanno entrando in azione.

Quella mattina, a Savile Row, stava accadendo un miracolo: i Beatles di nuovo assieme. E arriva la Polizia: “Se non la piantate vi sbattiamo dentro!”. Che fare? Mal Evans tenta invano una mediazione. I Beatles vanno avanti per un po’ e poi tutti a casa. Lennon non manca di fare una battuta delle sue: “Ringrazio tutti. Spero che abbiamo superato il provino!”.

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