“Taken 3” continua? – video

dalla nostra corrispondente da Los Angeles, Maristella Santambrogio
Roma, 11 febbraio – Il franchise iniziato nel 2008 con “Taken” interpretato da Liam Neeson, protagonista  e invincibile eroe della serie nella parte di Bryan Millis ex agente della CIA, continua.
Nei primi due film “Taken ” e “Taken 2”,  la storia si ripete. Infatti, in entrambi la figlia di Bryan Millis, Kim (Maggie Grace), viene rapita. Nel primo “Taken” diretto da Pierre Morel, e scritto da  Luc BessonandRobert Mark Kamen, Millis deve salvare la figlia da un traffico umano a scopo sessuale. In “Taken 2”, diretto daOlivier Megaton, Kim  viene ritrovata dal padre tra inseguimenti per le strade di Istanbul.
“Taken2” non è riuscito a raggiungere le aspettative dei produttori,  non ottenendo il successo del film precedente. Inoltre, Liam Neelson si era rifiutato categoricamente di girare il terzo “Taken” se la storia non fosse stata interessante nonchè diversa.Robert Mark Kamene e Luc Bessonsi sono attivati per allettare il loro protagonista, Neelson, con una sceneggiatura invitante evitando un’altro rapimento e rimettendo alla regia Oliver Megaton, perfetto nel girare azioni d’inseguimenti. “Taken 3“, difatti, sebbene prevedibile nella storia e nonostante non sostenuto da critiche entusiasmanti, ha ottenuto un successo di pubblico e la soddisfazione dell’attore protagonista impegnato questa volta a scovare assassini.
Gli sceneggiatori in “Taken 3”  hanno colpitonuovamente gli affetti di Millis. Mentre tra lui e l’ex moglie Lenore  (Famke Janessen) sembra nascere una riconciliazione, la donna viene trovata assassinata nell’appartamento dell’ex marito. Inspiegabilmente la polizia è stata avvertita, per cui, al suo rientro in casa, Millis oltre alla sorpresa di Lenore  senza vita,  viene  immobilizzato da due agenti di polizia. Ovviamente, i poliziotti non preparati alle super reazioni di un ex agente CIA perdono la preda che  in una rocambolesca fuga riesce a far perdere le tracce. Sospetta la sua innocenza il capo della polizia Franck Dotzles (Forest Whitaker) che tra una corsa e l’altra  per riuscire a fermare Millis, deciso a farsi giustizia e intrappolare il vero colpevole,  si ritrova sempre  a mani vuote. Whitaker, ottimo attore, è decisamente sprecato nella parte affidatagli, le sue azioni  sono, anche nel dialogo, atte a sostenere le capacità di Millis fuggitivo ed a giustificare la sua incapacità di riuscire a braccarlo, come esige la legge. Il gioco del “mi cerchi e non mi trovi” è la  giustificazione portante per arrivare al  gran finale  in cui  spari, sangue, pugni e morti non si contano.
Si rileva in “Taken 3”, e questo capita spesso nei film d’azione, come nelle scene cruciali in cui tra due litiganti uno è destinato ad essere soppresso, l’inceppo del dialogo. Quelle parole inutili per cui non si elimina mai l’avversario direttamente ma gli si offre l’opportunità di reagire e continuare l’azione. Ma tutto è bene quel che finisce bene.
Figlia, padre e possibile genero, chiudono il film dal pontile di Malibu di Los Angeles.
Il film è distribuito dalla 20th Century Fox. Ora nelle sale italiane dal 12 Febbraio.
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