Molte le proposte teatrali a Roma, dalla commedia brillante al dramma classico
Roma, 16 ottobre – Siamo nel pieno della stagione teatrale della Capitale , e si affollano in tutti gli spazi spettacoli di prosa, musical e tante altre proposte , certamente in grado di soddisfare tutte le aspettative degli appassionati di teatro, giovani e meno giovani, desiderosi di assistere a qualche bel dramma classico o a qualche commedia brillante contemporanea ; ecco qui di seguito alcune nostre segnalazioni :
Teatro Argentina, Il prezzo di Miller : Una inaugurazione della stagione di prosa al Teatro Argentina in grande stile, con il dramma di Arthur Miller , Il Prezzo, per la regia diMassimo Popolizio, la traduzione di Masolino d’Amico, e le interpretazioni di Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale, e Elia Schilton, con le scene diMaurizio Balò, e la Produzione della Compagnia Umberto Orsini. Il testo di Arthur Miller fotografa con spietata lucidità e amara compassione le conseguenze della devastante crisi economica avvenuta negli Stati Uniti nel ‘29. Figli di un padre che ha subito drammaticamente questa crisi due fratelli si incontrano dopo alcuni anni dalla sua morte per sgomberare un appartamento in cui sono accumulati i mobili e gli oggetti raccolti dal padre nel corso della sua vita e che sta per essere demolito. Un vecchio broker è chiamato per stabilirne il prezzo. Dietro questo semplice spunto emergono tutte le incomprensioni e le menzogne che la paura della perdita improvvisa del benessere possono esercitare su chi si dibatte nella crisi. Miller tratta questo tema con la sua consueta maestria facendoci scoprire un capolavoro che pur venendo da lontano ci porta ai nostri giorni così pieni di incertezze .Uno spettacolo intenso, da seguire con attenzione e partecipazione, da non perdere, in quanto resterà a lungo nella mente e nel cuore.
Teatro Eliseo, Tempeste solari : Un nuovo lavoro del bravo autore Di Luca De Bei, con la interpretazione di Ugo Pagliai, Paola Quattrini, David Sebasti, Pia Lanciotti, Mauro Conte, e Chiara Augenti, con la regia dello stesso De Bei, e la produzioneCasanova Teatro. Tempeste solari è il ritratto di una famiglia borghese. Una famiglia in realtà disintegrata dato che i due genitori, lui scrittore di libri di storia, lei donna impegnata a mantenersi giovane e bella nonostante il passare del tempo, sono divorziati da molti anni e i rapporti con i figli assai deteriorati. A loro volta i figli hanno vite private già segnate dal fallimento: un matrimonio ormai arrivato al capolinea per la figlia, e una radicata incapacità di costruire un rapporto affettivo durevole e maturo per il figlio. La malattia e l’incombente morte del padre porta la famiglia a riunirsi in ospedale al suo capezzale anche se in realtà in modo parziale. A completare il quadro ci sono altri due personaggi: il marito della figlia, un reporter di guerra di successo ma con la coscienza sporca, e una giovane ragazza alla ricerca di un lavoro ma anche di una identità, amante di lui. Il testo procede per scene a due in cui, tassello dopo tassello, si chiariscono i legami che uniscono i personaggi e si assiste alle dinamiche che tra loro esplodono. Il tema comune che lega i sei protagonisti è l’incapacità di costruire legami solidi e veritieri, la disperata ricerca di qualcosa che nutra le loro esistenze e le loro anime, la rabbia che cova dentro ognuno di loro, la responsabilità gettata sugli altri per motivare lo sbandamento delle proprie vite con una sorta di ostinazione nel non guardare mai dentro se stessi se non quando tutto sembra perduto. Ecco dunque che i personaggi, posti di fronte a situazioni estreme, si interrogano finalmente sul loro passato, sulle scelte fatte, su ciò che ha contribuito a far deragliare le proprie vite e su ciò di cui hanno davvero bisogno per sopravvivere. Questo li condurrà, forse, a trovare una chiave per comprendere il proprio destino e andare avanti. Sulle loro storie fatte di dramma, di violenza, di ironia, di disincanto incombe, come un rombo sordo e lontano, la minaccia propagata dai media di una tempesta magnetica proveniente dal sole: la metafora di una vita in bilico, costantemente sospesa tra la disperazione di una fine e la speranza in un nuovo inizio.
Teatro degli Audaci, Sirene Confuse, scritto e diretto da Attilio Fontana e Siddhartha Prestinari, con Attilio Fontana, Siddhartha Prestinari, Davide Controni, Franco Ventura, Ettore Gentile : grandissimo successo per lo spettacolo Sirene Confuse in scena al Teatro degli Audaci : uno spettacolo da non perdere , ottimamente composto e messo in scena da due grandi e moderni artisti quali Siddahartha Prestinari e Attilio Fontana. Parole, musica e canzoni per uno stupendo viaggio attraverso un acquario oceanico popolato da anime femminili: metà donne metà pesci, metà nonne metà bambine, metà vittime metà colpevoli. Come il mitico Ulisse si galleggia in un luogo nel quale il tempo si trasforma e le sirene si lasciano portare dalla corrente della vita, galleggiando in un momento di riposo, liquido e narrante, dove ci si chiede chi siamo e se siamo diretti verso un senso. Ma la vera meraviglia non è capire, bensì perdersi e navigare tra onde vivaci, fatte di sale sceso dagli occhi e molte piccole cose, in quel limbo di confusione e di silenzio che diventa pensiero, nella speranza che il futuro tramandi i nostri sorrisi e piccole nuove mani accese. Osservate dagli occhi, l’anima e la penna di Attilio Fontana e Franco Ventura, questi esseri bellissimi narrano in un viaggio musicale, con alcune rivisitate incursioni da Dalla a De André, la propria fragilità e la propria follia, nonché crudeltà e vulnerabilità, ironia, comicità e dramma di questa vita che in fondo ci somiglia. A fare da viaggiatrice al femminile la bravissima attrice trasformista Siddhartha Prestinari che narra con passione e con trasporto questo abitare l’acquario, portandoci negli spazi più intimi di queste fragili e fortissime creature, capaci di disegnare il mondo in un susseguirsi di ritratti, che hanno come specchio delle canzoni che fotografano e raccontano questo dolce naufragare sulla terra di bellissimi ed eterei esseri incantevoli e folli. Accompagnati in presa diretta sul palcoscenico dalla fantastica matita estemporanea di Davide Controni che regala all’acquario l’aspetto di un Atelier nel quale le sirene rimangono impresse ogni notte perse e “diverse” sulla tela, e con la sorpresa ogni volta di conoscere una sirena speciale che porta la propria storia a bordo. Sirene Confuse, di Attilio Fontana e Siddhartha Prestinari, è un viaggio che lascia trasudare ritratti di vita, indizi, frammenti di preziose anime naviganti: uno spettacolo assolutamente da non perdere, da gustare, da vedere e da rivedere, in questa e nelle prossime stagioni teatrali.
Teatro L’Aura, Sei bellissima : Torna in scenaE tu sei bellissima, il testo diClaudio Proiettipiù volte rappresentato che ha già emozionato tantissimi spettatori. A portarlo sul palco delTeatro L’Aura, in zona Marconi, fino al 25 ottobre, Laura Monaco e Andrea Venditti. “Si amavano così tanto da non riuscire a stare insieme”, potrebbe essere questo il sottotitolo deltesto che vede come protagonisti Paolo e Cristina. Sono passati diversi anni da quando si sono visti l’ultima volta ed ora si rincontrano in una cittadina di provincia. Il loro sarebbe un rapporto perfetto ma non riescono a fare a meno di litigare. Anche questa volta, come sempre, tornano a galla vecchi dissapori ed amarezze ma anche tanta passione e nostalgia.Una storia spiritosa, buffa, a tratti grottesca. Vestita di ricordi e piccole tenerezze. È una vicenda ricca di humor e momenti esilaranti. La struttura della messinscena permette agli attori valutazioni solitarie e paradossali. Alcuni loro ragionamenti sconfinano nell’assurdo. Una consuetudine più comune di quello che si crede. Tutti abbiamo formulato ipotesi inverosimili, che giustificavano i nostri atteggiamenti e condannavano quelli del partner. I due protagonisti racconteranno la loro storia d’amore. Lo faranno senza troppi scrupoli. All’insegna della commozione e del divertimento. E tu sei bellissima, di Claudio Proietti, con Laura Monaco e Andrea Venditti.
Teatro delle Muse, Tutti pazzi per mamma : Lo storico e accogliente Teatro delle Muse, Quartiere Italia in via Forlì 43, ospita fino al 1 novembre i bravi attori Luciana Frazzetto e Claudio Gnomus in Tutti pazzi per mamma , di Luca Giacomozzi, con Andrea Dianetti e Roberta de Roberto , con la regia di Massimo Milazzo. Luciana Frazzetto, definita dalla critica Maestra di risate e paladina di una comicità esilarante ed incisiva, dopo il grande successo di critica e di pubblico, torna a grande richiesta sul palcoscenico, frizzante e travolgente come non mai, e vi coinvolgerà nuovamente, dando il meglio di se in questa divertentissima commedia che racconta la quotidianità di una famiglia strampalata, stravagante e fuori di testa ai limiti del grottesco. Prendete una mamma romana distratta, ironica e verace. Prendete un marito disoccupato, insicuro e pieno di manie. Prendete un figlio trentenne bamboccione e con la passione per gli animali in via di estinzione. Prendete un’aspirante nuora con seri problemi di alitosi. Metteteli tutti insieme nello stesso appartamento e ne verrà fuori un mix esplosivo. Una convivenza impossibile da gestire per chiunque, tranne che per Marisa (una travolgente Frazzetto) riferimento unico di questa pazza famiglia dove nessuno può fare a meno di lei, perché in fondo sono Tutti pazzi per mamma.
Teatro ArgotStudio, Effimera : Uno spettacolo Argot Produzioni, scritto e diretto da Stefano Benni, e interpretato da Dacia D’Acunto. Ha delle meravigliose ali, ma deve ancora imparare a volare. È una farfalla, o forse una giovane fata, o una strega, o una ragazza come tante. Buttata nel bosco del mondo. Sapendo che la sua vita sarà breve, e che bisogna goderne ogni attimo, in bilico tra l’ironia e la paura. [Stefano Benni]. Un monologo inedito di Stefano Benni con Dacia d’Acunto e i costumi di Pietro Perotti, una riflessione profonda ed ironica sul tema dell’apparire. Stefano Benni Scrittore. Giornalista. Poeta. Umorista. Attore. Ha pubblicato una ventina di libri molti dei quali sono stati tra i grandi best-seller degli ultimi anni. Benni è un autore poliedrico e tra i suoi scritti troviamo romanzi, racconti, poesie come anche drammaturgie, articoli di vario genere e ancora scritti di diversa natura e disegni. Soprannominato Lupo perché da piccolo, non riuscendo a dormire, usciva di soppiatto, la notte con i suoi cani, per la montagna. Debutta nel 2012 nella regia teatrale con Le Beatrici, liberamente tratto dal suo testo e presentato al Festival di Spoleto. Ha portato in scena Lolita, La Terra Desolata di Eliot , Poe e ha lavorato con moltissimi musicisti jazz e classici.