Roma, 21 maggio – Memorie, progetti, emozioni e tutto quanto fa spettacolo, in questo Teatro Quirino posto nel salotto buono della Capitale, ad un tiro di schioppo dai palazzi del potere, prossimo alla monumentale Fontana di Trevi, meta inesausta di un turismo che si snoda per tutti i 365 giorni di un anno, ogni anno, a poche decine di metri dalle vie della moda. Un Teatro che per primo realizza a Roma il sogno di Gassman, diventando un luogo aperto a tutti e tutto il giorno. Sotto l’impulso di Geppy Gleijeses, che dal 2009 ne regge le sorti, il Quirino è infatti non solo appuntamento irrinunciabile per chi ama questo tipo di espressione artistica di alta qualità, ma anche il primo in Italia ad avere creato un bistrot (come avveniva già da tempo in Europa e in America ed ora anche nel resto del nostro Paese), una biblioteca di libera e aperta consultazione e un piccolo cinema, dove è possibile accostarsi a materiale didattico di grande valore storico. Insomma, teatro come “luogo in cui incontrarsi, mangiare, pensare, riposarsi, vivere”. Un teatro che conserva le suggestioni dei più grandi attori del passato, transitati per questo palcoscenico, nomi che fanno parte dell’Olimpo come Eleonora Duse, Ettore Petrolini, Salvo Randone. Turi Ferro, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, i De Filippo, Gassman (cui il Teatro è dedicato) e tanti altri. Qui anche una memoria incancellabile dei grandi registi, come anche degli autori storici e dei contemporanei, o della danza. Uno sguardo a 360 gradi sul mondo dello spettacolo richiamato già sulle pareti della hall con una scelta di immagini di supporto per la memoria. Il buon vecchio Quirino, che fra 5 anni, nel 2021, festeggerà il suo secolo e mezzo di vita. Allora, quando nel 1871 il Principe Sciarra, proprietario di tutto il comprensorio, pensò di costruire uno spazio teatrale, la struttura in legno doveva ospitare le compagnie di marionette e arte varia. Poi il tempo avviò il palcoscenico verso la conquista di opere in prosa, le più belle, le più aderenti allo spirito dei tempi per una offerta completa che continua con entusiasmo ancor oggi con il manageriato del teatro attento a selezionare il meglio che offra il panorama artistico per un nuovo cartellone che già include grandissimi nomi e titoli classici o contemporanei d’eccellenza, un elenco che che comprende personalità come Gabriele Lavia, Geppy Gleijeses, Maddalena Crippa, Galatea Ranzi, Marianella Bargilli e tantissimi altri, quanto ne occorrono per un cartellone attivo per otto mesi. Anche gli autori rappresentati obbediscono allo stesso criterio di scelta. I grandi classici, Shakespeare, Molière, Pirandello, Verga e poi Chaplin, Brecht, Miller e tanti altri e, inserito nella programmazione, il Moscow State Ballet con “La bella addormentata”.Da quest’anno anche una grande novità: “Quirino Grandi Eventi” con star italiane e internazionali del canto, della danza, della prosa e della musica, per rendere ancora più ricca e diversificata l’offerta per un pubblico “intelligente, appassionato, amante della tradizione ma pronto alle nuove proposte” come lo definisce il regista Guglielmo Ferro, che pone le sue energie a disposizione dei romani e che ama sottolineare la valenza della tradizione pop del Quirino. Una stagione bella e motivante, dunque, che si rivolge al pubblico con un appello:“Lasciati Coinvolgere”.
La stagione debutta il 18 ottobre con “Amleto” di Shakespeare, con Daniele Pecci e Maddalena Crippa, protagonisti .Seguiranno un testo magnifico del compianto Annibale Ruccello, ”Notturno di donna con ospiti” con Giuliana de Sio e “I Malavoglia” di Giovanni Verga con Enrico Guarnieri.
Nel mese di dicembre saranno in scena “Macbeth” per la regia di Luca de Fusco; “ L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello con Gabriele Lavia, che ne cura anche la regia e “Un’ora di tranquillità” di Florian Zeller con Massimo Ghini.
La commedia lascerà il campo a “Filumena Marturano”di Eduardo De Filippo con Mariangela D’abbraccio e Geppy Gleijeses”.
Antonio Salines Marianella Bargilli con il Mago Bustric (Sergio Bini) riprendono “Luci della Ribalta” di Charlie Chaplin e sempre dal mondo del cinema arriva il film di Dino Risi “Il Sorpasso”, riadattato da Micaela Miano con Giuseppe Zeno. Il calendario di febbraio si conclude con un omaggio a Fabrizio de André di Neri Marcoré.
La coppia brillante Massimo Dapporto e Tullio Solenghi è protagonista di “Quei Due” traduzione di “Staircase” (il sottoscala) di Charles Dyer . Seguirà nel calendario uno spettacolo con il Moscow State Ballet, “La Bella addormentata”
Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini portano in scena “Erano tutti miei figli” di Arthur Miller . Dal 4 al 9 aprile il palcoscenico ospita “Mr. Pùntila e il suo servo Matti” di Bertolt Brecht per la regia di Ferdinando Bruni (anche nel cast attorale) e di Francesco Frongia.
Il cartellone si chiude con Emilio Solfrizzi impegnato ne “Il Borghese Gentiluomo” di Molière.