Tu chiamalo, se vuoi … Lucio Battisti
Gli 80 anni di uno dei grandi della musica italiana e non solo.
Roma, 5 marzo 2023 – Nel 1943, ad un solo giorno di distanza l’uno dall’altro, sono nati i due grandi Lucio della nostra musica.
Lucio Dalla (che abbiamo celebrato ieri) il 4 marzo a Bologna; Lucio Battisti il 5 a Poggio Bustone, in provincia di Rieti.
Lucio, un nome che ricorda quella luce che tutti cercavano in quei giorni di guerra, probabilmente anche i loro genitori.
Quella luce che poi, i due Lucio, hanno portato nelle nostre vite con le loro canzoni.
Lucio Battisti, se fosse stato ancora in vita, oggi avrebbe compiuto ottant’anni.
Le sue canzoni sono epocali, tanto che sono state e vengono ancora cantate da ognuno di noi.
Basta che qualcuno ha una chitarra e che ne accenni le prime note e via tutti a cantarle. Sulla spiaggia, intorno ad un falò, ad una festa in casa di amici, ovunque.
E quando tutti sanno le parole di una canzone a memoria significa che questa (e chi l’ha cantata) è entrata (ed è entrato) davvero nel sentimento collettivo.
Un destino che era naturale che accadesse alle canzoni di Lucio Battisti e a lui stesso, per il quale le parole erano lo strumento per mettere in poesia i sentimenti.
Coadiuvato, in questa opera artistica quasi ineguagliabile, dal grande Mogol, al secolo Giulio Rapetti.
I due erano talmente in simbiosi al punto che, la prima immagine che ci viene in mente di Battisti, è proprio quella che lo ritrae, a cavallo, insieme a Mogol.
Un’avventura che vissero in questo modo andando da Milano a Roma nel giugno del 1970.
Sul sentiero che poi li avrebbe portati a concepire lo splendido album intitolato: “Emozioni”.
Le stesse che Lucio Battisti ci sta regalando da più di mezzo secolo, ogni volta che lo ascoltiamo.