TUTTO IL TEATRO MONDIALE A ROMA, DA SCHILLER A PARAVIDINO

Al  Teatro Argentina, I Masnadieri; Teatro Nuovo Colosseo, Due fratelli, di Paravidino; Teatro Trastevere, Camere da letto; Teatro San Genesio, Il Gastone di Petrolini; Vento e pioggia al Teatro dell’Angelo; La rassegna Scena Sensibile al Teatro ArgotStudio.

Teatro Argentina, I Masnadieri : l’allestimento de I masnadieri di Friedrich Schiller firmato da Gabriele Lavia, presentato al Teatro India nei mesi scorsi, torna in scena al Teatro Argentina, riproposto al pubblico dal 14 marzo al 1 aprile, in sostituzione dello spettacolo Nora alla prova da “Casa di bambola” di Ibsen, con Mariangela Melato e la regia di Luca Ronconi, le cui rappresentazioni sono state sospese. Sul palcoscenico dell’Argentina rivivrà, affidata alla bravura degli interpreti, nelle scene di Alessandro Camera, i costumi di Andrea Viotti, le musiche di Franco Mussida e le luci di Simone De Angelis, la potente tragedia del perverso intreccio familiare narrato dal dramma schilleriano, manifesto del ribellismo romantico e dell’impeto giovanile dello Sturm und Drang. Con stile drammatico, I masnadieri attacca le istituzioni politiche, le convenzioni sociali, i pregiudizi morali con il fermo proposito di fare del palcoscenico un nuovo ‘istituto morale’. Aldilà delle suggestioni pittoresche e sentimentali evocate dalla parola, il romanticismo è stato lotta per la libertà e per l’affrancamento dagli oppressori, passione per la giustizia, amore per il sapere, emancipazione dal potere. Questioni e temi che sembrano risuonare con forza oggi nel nostro mondo; un mondo in profonda trasformazione che, come quello dei tempi di Schiller, si avvia verso una nuova epoca. In scena gli attori Gianni Giuliano, Simone Toni, Francesco Bonomo, Cristina Pasino, Marco Grossi, Filippo De Toro, Luca Mascolo, Fabio Casali, Giulio Pampiglione, Giovanni Prosperi,  Alessandro Scaretti, Michele Demaria,  Daniele Gonciaruk, Giulio Pampiglione, Carlo Sciaccaluga,  Andrea Macaluso, Davide Gagliardini, Carlo Sciaccaluga, Andrea Macaluso, Daniele Ciglia, Daniele Gonciaruk. Lo spettacolo è una produzionedel Teatro di Roma, Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con La Versiliana Festival.

Teatro Nuovo Colosseo, Due fratelli, di Paravidino : dal 21 al 25 marzo in scena al Teatro Nuovo Colosseo Due Fratelli tragedia da camera in cinquantatre giorni. Lo spettacolo, interpretato da Viola Carinci, Luciano Falletta e Luigi Rausa, diretti da Salvatore Solida. Il testo, che insignito del Premio Ubu e del Premio Riccione, rivelò nel 1999 all’Italia e all’Europa il talento straordinario di un giovane Fausto Paravidino, racconta la storia di due fratelli molto diversi tra loro: Boris e Lev. Ad accomunali Erica che cambierà la vita di entrambi e con la quale i due ragazzi svilupperanno un mènage a trois destinato a finire in tragedia.Tutta la storia, concentrata come ci suggerisce il titolo, in cinquantatre giorni, si sviluppa in un’angusta cucina. Da quest’ ambientazione emergono gioie, dolori, risate e pianti dei tre giovani protagonisti. Il loro sforzo di condurre una vita normale sfocia in un tremendo disastro, dove a fallire non è un singolo personaggio, ma l’uomo nella sua più grande accezione. Un affresco di vita comune ma non banale, da cui emergono vari interrogativi sull’amore, sulla morte e sulla vita. Una vita che, come il teatro, possa salvarci dalla banalità e dall’incoscienza. Due fratelli – tragedia da camera in cinquantatre giornidi Fauso Paravidinocon Viola Carinci, Luciano Falletta e Luigi Rausa

Teatro Trastevere, Camere da letto: debutta il 20 marzo al Teatro Trastevere,  la piece Camere da Letto tratta dall’omonima opera di A. Ayckbourn. Lo spettacolo, diretto da Marta Iacopini, sarà in scena fino al 25 marzo, con la interpretazione di molti bravi attori (D’Avanzo, Di Tommaso, Filippi, Longo, Del Verme, Lomoro, Morresi Zuccari e Trovato). Èla storia di quattro coppie che, tra equivoci e contrattempi, si intrecciano nell’arco del tempo di un sabato sera, nello spazio fisico e mentale di tre diverse camere da letto.Tra le pieghe di situazioni dall’indubbio ed elegante umorismo affiorano puntuali le lotte che le coppie moderne combattono nell’intimità delle mura domestiche. Una commedia brillantemente amara che pone l’accento sulle incomprensioni, sulle reciproche sopportazioni ed indifferenze che maturano nell’abitudine della convivenza. Un lavoro di grande e sottile ironia  utilizzata come lente d’ingrandimento e come mezzo per sdrammatizzare le problematiche senza sminuirle. La camera da letto diventa punto di osservazione della vita di coppia, posto di “lavoro” dove si costruisce, si demolisce o si tenta di salvaguardare la vita coniugale spesso minacciata dal pericolo della precarietà, dalla difficoltà di relazionarsi, da nevrosi o gelosie, da problemi di comunicazione, da una sessualità irrisolta o vissuta come tabù.

Teatro San Genesio, Il Gastone di Petrolini : La Tana dell’Arte, associazione culturale fondata da Felice Sandro Leo, presenta, per il terzo anno consecutivo, Gastone uno dei testi più conosciuti di Ettore Petrolini. Lo spettacolo, riadattato e diretto dallo stesso Felice Sandro Leo,  sarà in scena dal 27 marzo fino al 1 aprile presso il Teatro San Genesio (via Podgora 1). Gastone, affascinante e carismatico attore,  scopre in Lucia, un’ ingenua e bella ragazza del popolo, un notevole talento musicale e decide di farne la protagonista di uno spettacolo. Con l’aiuto del produttore riesce a debuttare in un importante teatro con una compagnia alquanto sgangherata. Nel corso della rappresentazione Lucia, grazie all’impresario, riesce però a farsi notare e perfino a essere scritturata da una prestigiosa compagnia. Con Gastone, rappresentata per la prima volta nel 1924,  Ettore Petrolini, conciliando il divertimento ad una tensione malinconica ed intimista, cercò di prendersi gioco di un certo modo di fare spettacolo. Questa commedia rappresenta la satira, ironica ed amara, della società dello spettacolo degli anni venti e dei personaggi meschini, avidi, invidiosi e gretti che ne fanno parte. Esemplare rappresentante di questo mondo di presunti artisti è il protagonista, Gastone, istrionico e carismatico attore fotogenico, affranto, pallido di cipria, di vizio ed anche un po’ di orrore per sé stesso. Un uomo irriducibile, appassionato di vita mondana, di donne e della bella vita,  ma anche di falsità e d’inganno. Un personaggio o forse più, nascosto in un frac in cui ognuno di noi può infilarsi.

Vento e pioggia al Teatro dell’Angelo: al Teatro dell’Angelo in prima nazionale la commedia “Vento e Pioggia – Soluzione finale” di Patrizio La Bella, già autore dell’omonimo romanzo che ha ispirato lo spettacolo. E’ la vera storia di un padre eroinomane, Gianni La Bella detto er Belletta, e dei suoi tre figli. Ad interpretarla insieme a Patrizio La Bella saranno Elda Alvigini, impegnata tra teatro, cinema e televisione, resa popolare dalla serie Tv “I Cesaroni” e il figlio d’arte Brenno Placido, conosciuto dai più per la sit com di successo “Tutti pazzi per amore” e tra gli interpreti della versione cinematografica di Romanzo Criminale. A questi si aggiungono due attori che hanno condiviso la straordinaria esperienza della serie televisiva Romanzo Criminale, Giorgio Caputo ed Edoardo Pesce. Vento e Pioggia è una commedia popolare dal linguaggio volutamente colorito che rispecchia fedelmente l’intercalare, le espressioni idiomatiche e gli scenari della Roma compresa fra gli anni sessanta e gli anni settanta. Un ritratto poetico e grottesco di quella generazione inconsapevole e senza via di scampo che scambiò l’eroina per il Nirvana. Le musiche originali dello spettacolo sono del cantautore romano Roberto Angelini mentre la direzione artistica e l’allestimento scenografico sono affidate a Lorenzo Terranera. “Vento e Pioggia-Soluzione finale”, commedia nera in due atti racconta l’avventura surreale, irreverente, grottesca, amara, ironica e dissacrante di tre fratelli costretti fin dall’adolescenza a fare da padre al proprio genitore Gianni, detto “er Belletta”, tossicodipendente dal 1973, giorno della nascita dell’ultimo figlio, al 2005, anno della sua morte. In questo interminabile sacrificio umano e generazionale ne ha combinate di tutti i colori.

 

La rassegna Scena Sensibile al Teatro ArgotStudio: torna la interessante Rassegna Scena Sensibile al Teatro ArgotStudio, fino al 25 marzo; si tratta della 18esima edizione, quindi un lungo cammino, prestigioso e stimolante, merito della bravissima Serena Grandicelli, che mai come quest’anno ha dovuto compiere acrobazie e salti mortali, data la completa assenza di  contributi per eventi culturali da parte di chicchessia! Una rassegna che ha per titolo Raccontami una storia, storie emozionanti, vibranti, crudeli, atroci e sottili, per una società attuale che, in generale, e in particolare per le donne, intossica, inquina e uccide. Dopo gli spettacoli La catena del danno, di Marotta, Dedicato alle utopie, con Silvia Nati, Non sono stata finita, di Clara Galante, L’importanza di Donatella, con la Mei, Compiere il rito, con Elena Barolo e Simone Weil, con Ilaria Drago, la rassegna prosegue e si conclude con le seguenti proposte: Canto per verso, di Rosi Giordano, lunedì 19 Pipistrelli, di Luana Rondinelli, martedì 20 La divina odissea degli sposi, di Riccardo Ricciardi, giovedì 22 L’ultima madre, con Giovanni Greco e Maria Cristina Zerbino e infine, sabato 24 e domenica 25 marzo, Sabbie, omaggio a Ilaria Alpi, scritto e diretto da Romano Talevi. Una rassegna importante e degna di grande considerazione sia da parte del pubblico in generale sia da parte degli addetti ai lavori più attenti e sensibili! 

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