Ulisse, stanco e invecchiato, inizia a raccontare la storia della sua vita. Ma nulla è come potrebbe sembrare. In un viaggio nello spazio e nel tempo, tra ricordi e deliri mentali, alle basi di un nuovo Olimpo il suo aspetto cambia, sembra ringiovanire mentre prendono vita i miti generati dal suo immaginario.
Il mito come metafora dell’uomo e la sua propensione all’autodistruzione. Solo una luce si accende di speranza: Cassandra. Troppo vigile e immersa in questa umanità senza sentimento, in un dialogo rivelatore con Ulisse torna alle sue origini, ritrovando il contatto con la sua anima, anche se questo vuol dire diventare cieca di fronte all’orrore del mondo. È ancora poco affinché ci sia un cambiamento..
L’Amore è l’unica via e Penelope lo ricorda. Ulisse ha concluso ormai il suo viaggio e chiaro è il suo fallimento. Ormai consapevole, lascerà come testamento agli uomini le sue gesta, la possibilità di scelta di riappropriarsi di nuovo di vitalità e curiosità o quella di arrendersi ad una vita che è mera sopravvivenza.
Un boato assordante e Ulisse non c’è più. Così come i suoi fantasmi. Cosa è stato? Ulisse tornerà di nuovo?
Dal 13 al 18 febbraio al Teatro Lo Spazio, a San Giovanni.