Urbino – 46° Festival Internazionale

Antichi suoni nella città dei Duchi

Urbino, 19-28 luglio – Nel panorama festivaliero estivo, il 46° appuntamento con il Festival Internazionale Urbino Musica Antica  nella città dei Duchi è certamente fra i più attesi da coloro che amano immergersi nelle atmosfere del passato, alla ricerca del bel suono d’antàn.

Come spesso accade quando la tradizione si imprime su un luogo, soprattutto in virtù della qualità degli  eventi proposti, il passaparola fra i cultori diventa globale.

Ecco, dunque, durante le dieci intense giornate, dal 19 al 28 luglio, un accorrere e convergere ad Urbino   dal mondo intero  di specialisti del settore per questa kermesse   in  cui sarà possibile fare una magnifica vacanza in quella che gli architetti del mondo intero hanno definito “la città ideale”   e ascoltare ed apprezzare a confronto  grandi interpreti e giovani talenti insieme per far rivivere la magia della musica.

Musica medievale, di corte che corre nei secoli fino al barocco, come anche partecipare alle lezioni dei corsi di perfezionamento aperti a tutti, anche ai più piccoli in tutte le   discipline che volteggiano intorno alle epoche antiche. Un impegno ben preciso, quello dei corsi per giovani, pronto ad accogliere ragazzi dai 9 i 16 anni, per introdurli con opportuni programmi non solo all’utilizzo di strumenti musicali ma anche alla prassi esecutiva dell’epoca. Grazie alla sinergia fra maestri ed allievi dei corsi di perfezionamento vengono messi a punto autentici laboratori di produzione musicale.

Il  festival è organizzato annualmente dalla FIMA (Fondazione Italiana per la Musica Antica) e  anche quest’anno presenta un calendario  che spazia dalla musica sacra al virtuosismo vocale e strumentale con omaggi ai più grandi   compositori del passato tra cui J.S. Bach, J. Dowland, J.P. Rameau e G.B. Platti.

Saranno presenti naturalmente i protagonisti della musica antica tra cui Rinaldo Alessandrini, Paul O’Dette e Han Tol e Luca Guglielmi, considerati oggi vere colonne della musica barocca.

Il Festival, sotto la direzione artistica di Marcello Gatti, è organizzato con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo, della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e Urbino, del Centro Provinciale Promozione Beni Culturali, e della Commissione Nazionale Italiana UNESCO e promosso dalla Città di Urbino – Assessorato Cultura e Turismo.

Inaugurazione sabato 19 luglio (ore 21.30) al Teatro Sanzio  con il Boreas Quartett Bremen, ensemble di flauti dolci guidato da Han Tol che si cimenterà in un programma ambientato nelle atmosfere misteriose della «Golden Age» elisabettiana, in cui saranno contrapposti i sonetti di William Shakespeare alla musica di Christopher Tye.

Il 20 luglio, l’Ensemble Heliantus   sarà impegnato in “L’è tant tempo hormai”, musica strumentale del ‘600 dedicato a Giovanni Battista Buonamente e alla valorizzazione degli strumenti del Sacro Convento di Assisi, dove il compositore entrò nel 1633 dopo aver preso i voti.

Doppio appuntamento il 21 luglio con il ritorno ad Urbino del cembalista Enrico Baiano che interpreterà Johann Jacob Froberger e Louis Couperin. Alle ore 21.30   uno dei più grandi virtuosi di liuto al mondo, Paul O’Dette, con una serata interamente dedicata a John Dowland.

Martedì 22 luglio l’ «Hortus deliciarum»: florilegio musicale in Francia e in Italia tra Duecento e Trecento per l’affiatatissimo  Ensemble La Reverdie.

Il 23 luglio al Teatro Sanzio,  serata dedicata alla musica del XVIII secolo: Haendel, C. Ph. E. Bach, Platti, Leclair e J.S. Bach eseguiti da alcuni dei più autorevoli docenti FIMA nonché solisti come l’oboista  Alfredo Bernardini, la violinista Susanne Scholz ,    il violoncello di Gaestano Nasillo e il clavicembalo di Luca Guglielmi.

Il 24 luglio avrà luogo il consueto concerto realizzato in provincia (luogo da definire), con il supporto della Comunità Montana dell’Alto e Medio Metauro, che vedrà impegnati il soprano Lavinia Bertotti e il liutista Andrea Damiani nel programma “Spirar musico suono”, che guarda alle origini del canto virtuosistico e teatrale italiano: brani di G. Frescobaldi, C. Monteverdi e Sigismondo d’India.  Rinaldo Alessandrini concluderà la sua masterclass dedicata    alla  monumentale  “Offerta Musicale” di J.S. Bach con un concerto con i migliori studenti del suo corso, il 26. In serata protagonista sarà Carlo Gesualdo, Principe di Venosa. L’ensemble vocale De Labyrinto eseguirà alcuni splendidi madrigali, accompagnati dalla lettura dei testi del racconto «L’avida sete» di Sandro Cappelletto, sugli ultimi giorni di vita del compositore.

Chiusura del festival al cortile del Palazzo con un concerto dell’orchestra barocca formata dagli studenti più meritevoli dei corsi diretti da Susanne Scholz. Il programma di quest’anno sarà dedicato alla musica di Locatelli e a Rameau dei quali ricorrono i 250 anni dalla morte.

Durante il Festival sarà visitabile  una mostra di Strumenti antichi il 19 e il 20 luglio presso il foyer del Teatro Sanzio. La mostra accoglierà per un week end costruttori italiani e stranieri e i musicisti riuniti a Urbino per un appuntamento con l’eccellenza della liuteria per gli strumenti barocchi.

La manifestazione è aperta anche a case discografiche e a editori musicali.

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