Roma. 26 dicembre 2021 – Lo sport italiano conclude il 2021 all’avanguardia del mondo.
Un Paese di 60 milioni di anime, modello ed esempio sportivo per tutto il globo, a tutte le latitudini.
Sia negli sport di squadra – calcio, pallacanestro, pallavolo, pallanuoto, rugby che in quelli individuali, cominciando da quelli di base ed olimpici: atletica leggera, nuoto, vela, ciclismo, tennis, sci, ginnastica.
Con occhio di riguardo anche per le discipline di motore: F1, Moto.
Abbiamo grandi campioni sia a livello maschile che femminile.
Ricordiamo alcuni eventi.
In concomitanza con i Mondiali Indoor di Abu Dhabi dove l’Italia del Nuoto ha sbalordito con il terzo posto assoluto.
Nella vasca corta di Abu Dhabi solo gli americani del Nord (Stati Uniti e Canada) hanno fatto meglio degli azzurri in quanto a medagliere.
Tutti gli altri dietro, cominciando dalla ciclopiche Russia e Cina.
Ma l’aspetto da sottolineare e che Usa (e tutti) hanno dovuto ingoiare che l’Italnuoto si accaparrasse l’oro nelle due gare più prestigiose: i 100 metri stile libero uomini; la staffetta 4 x 100 misti uomini.
Le due sfide di velocità che meglio rappresentano i valori assoluti raggiunti in uno sport individuale e di base come il nuoto,
Questi storici eventi comportano altre considerazioni decisive sul bilancio sportivo finale di Fine Anno.
Ai Mondiali in vasca corta di Abu Dhabi – per due settimane (F1 e Nuoto) sede Mondiale della risposta sportiva al Covid – si è ripetuto quanto accaduto nell’atletica leggera ai Giochi Olimpici.
A Tokio l’Italia ha vinto 5 medaglie d’oro in una disciplina praticata in ogni dove. Soprattutto le ha conquistate nelle specialità più prestigiose, amate ed importanti: velocità e salto in alto.
Le vicende Pandemia hanno assai condizionato l’attenzione sugli eventi sportivi dell’ultimo periodo dopo i Giochi Olimpici di Tokio e la vittoria del calcio agli Europei.
Appare opportuno, perciò, ripercorrerli – od, addirittura, percorrerli per la prima volta – in questa occasione.
Nessuno potra mai dimenticare le immagini di Marcell Jacobs e di Gianmarco Tamberi che – a pochi metri di distanza , uno sulla pista dei 100 metri , l’altro sulla pedana – strapazzavano tutti , ivi compresi gli sprinter USA, per poi abbracciarsi davanti a tutto il mondo.
Intanto, nella 20km di marcia , Massimo Stano ed Antonella Palmisano avevano già l’oro sul petto.
Ma sono, le staffette che danno ad un Paese il rispetto universale.
Si può anche trovare un atleta giusto al momento giusto! Che abbia le “fibre rosse” giuste! Che incontri un allenatore come Carlo Vittori!
La memoria contemporanea ha ben presenti i Berruti, i Mennea; o i Dordoni ed i Pamich, Sara Simeoni, glorie ineguagliabili del secolo scorso.
Ma una staffetta veloce che batta i supervelocisti naturali afro-amaericani; che faccia squadra, esaltandosi , attorno al rampollo di un Marine e di una sposa italiana – è faccenda tutta italica.
Come italiano è Filippo Tortu, velocista milanese per tradizione familiare, capace di correre sotto i 10 secondi (meglio di Mennea) e che a Tokio, in rimonta, strappa l’oro 4×100 agli USA.
Ad Abu Dhabi la vicenda si è ripetuta nel nuoto.
In finale il “Jacobs della situazione” si chiama Alessandro Miressi. Milanese, 23 anni, un fusto di oltre due metri di altezza per 100 chili.
Ha già conquistato l’oro nei 100 s.l. con record italiano. Corre l’ultima frazione. Se i compagni difendono la posizione, la sua specialità è la rimonta.
Il frazionista-rana Nicolò Martinenghi è reduce (da mezz’ora) dalla finale dei 100 metri, dove ha perso l’oro per un soffio. Potrebbe accusare lo stress. Non accade!
Dopo l’ottima performance del dorsista emiliano Lorenzo Mora, il tritone di Varese domina la frazione e consente al delfinista Matteo Rivolta di tuffarsi senza affanni.
Negli ultimi 100 Miressi ritrova l’americano Held, già battuto nella gara individuale. Ma l’azzurro è il più veloce e non perdona.
Lo statunitense all’arrivo, piccato, ignorerà il saluto dell’italiano.
Medagliere Generale
USA 30 medaglie (9,9,12), Canada 15 (7,5.6),
Italia (5,5,6), Russia 15 (4,7,4), Svezia 12 ( 4,5,3), Cina 7 (4,1,3) .
Il 2021 si chiude quindi con la conferma dell’Italia quale Paese sportivo esemplare.
Un valore importante anche per quanto riguarda l’approccio generale ai problemi di salute connessi con il Covid .
Siamo fra i primi al globo in fatto di sport; specialmente negli sport di base che sono Atletica leggera e Nuoto.
Ma anche negli sport di montagna come lo sci, gli azzurri sono all’avanguardia come sta dimostrando Sofia Goggia impegnata in un duro testa a testa con la USA Micaela Shiffrin per la Coppa Del Mondo.
Intanto, nella sede del Coni ed alla presenza del presidente del Consiglio Draghi, l’Italia ha voluto festeggiare i suoi vessilliferi sportivi con la consegna dei Collari d’Oro 2021 ai 23 campioni, olimpici e mondiali.