(foto Ansa/Epa)
Trionfo italiano nella Formula Uno al Gran Premio si Australia con Sebastian Vettel primo e Kimi Raikkonen terzo sul traguardo di Melbourne, il primo del 2018.
Roma, 25 marzo 2018 – Dopo I successi italiani su due ruote della settimana scorsa – nel ciclismo nella Classicissima di San Remo con il messinese Vincenzo Nibali, e subito dopo con la doppietta italiana (Pilota: Andrea Dovizioso; Marca: Ducati), a far suonare l’Inno di Mameli sul tetto del mondo delle quattro ruote è stata la Rossa di Maranello, la Ferrari guidata da Sebastian Vettel (primo) e Kimi Raikkonen (terzo). Piloti “ presi in prestito” in Germania in Finlandia da un gruppo industriale, Ferrari/ Fiat , costituito interamente da italiani al cento per cento : meccanici, tecnici, operatori, dirigenti, maestranze , esperti di ogni genere.
La vittoria di Vettel è un gioiellino tutto da incorniciare e fa il paio con quella ottenuta lo scorso anno nel primo dei 21 Gran Prix di F1, previsti nell’annata.
Nel 2017, ed anche negli anni precedenti, il vento della Formula Uno non sempre soffiò in favore della Rossa. Sfortuna ed errori accompagnarono un cammino spesso segnato da eventi negativi fin dalle qualificazioni, tanto da rendere necessario anche l’intervento diretto del Patron Fiat Marchionne per tentare di riportare la Ferrari ai livelli di validità ed efficienza che da sempre la connotano.
Si dubitò anche fortemente che Maurizio Arrivabene il responsabile tecnico fatto in casa, fosse l’uomo giusto al punto giusto.
Oggi a Melbourne tutto è filato al meglio. Prima nelle qualificazioni – Vettel e Raikonnen secondi e terzi dietro il siderale duo Mercedes-Hamilton. Quindi in gara.
Melbourne è un circuito dove sorpassare è forse più problematico che a Montecarlo. Chi si trova in testa, a prossimità di prestazioni delle vetture, difficilmente può essere superato per via della disposizione delle curve, della limitatezza dei rettilinei, della ridotta larghezza della sede stradale.
Inoltre le potenzialità motoristiche delle vetture al via sono maggiormente ravvicinate rispetto al passato. Sicchè si presentano problemi anche quando ci si trova in fase di sorpasso di doppiati.
Hamilton, conquistando la pole position con la sua poderosa Mercedes, aveva perciò messo una serissima ipoteca alla vittoria finale.
La Ferrari e le Red Bulls di Ricciardo e Verstappen (le più accreditate dopo le prove ed alla griglia di partenza) potevano sperare soprattutto in azzeccare qualche mossa giusta al pit-stop. O in qualche colpo di fortuna come l’intervento della safety car.
Occorreva, perciò mettere in campo una strategia preordinata per ogni evenienza.
In gara, tutto ha cominciato ad andare come ci si aspettava. In prima fila, alla partenza, Hamilton difende agevolmente la sua posizione, mentre dietro di lui Vettel si vede scavalcato dal compagno di scuderia, Raikkonen.
Iniziano i 58 giri così, mentre alle spalle cominciano le scaramucce per arrivare in zona punti. Si prosegue su questo schierimento Hamilton-Raikkonen-Vettel. Ricciardo sbaglia la partenza e Verstappen va in testacoda; la seconda Mercedes di Valteri Bottas va in crisi. Al momento del pitstop si esplicita la strategia messa a punto da Arrivabene per mettere in imbarazzo la Mercedes.
Si ferma prima Raikkonen. Hamilton lo segue, mentre in testa si piazza Vettel. Contemporaneamente le due Haas vanno in tilt per problemi alle ruote. Si ferma Grosjean di lato ad un rettilineo stretto. Il pericolo fa apparire la bandieta gialla. Obbligo di rallentare e Safety Car. Ma Vettel è ormai nei pressi dell’accesso al vialetto dei box e si inoltra velocissimo. Cambio delle gomme rapidissimo da parte dei meccanici e pieno di carburante. Vettel fa a tempo a ripartire e a rientrare in pista prima che transiti il “rallentato” Vettel che precede Raikkonen.
Al ventiseiesimo dei 58 giri previsti, la situazione ora vede il Campione del mondo inglese stretto fra Vettel avanti e Raikkonen dietro. La Ferrari ha qualche secondo di vantaggio. Hamilton lo lima giro dopo giro chiedendo il massimo alla sua Mercedes.
Vettel amministra con giudizio non offrendo mai lo spunto al rivale per tentare un sorpasso. Sebastian, anzi, in una circostanza offre ad Hamilton una occasione di azzardo che fa terminare l’inglese oltre il cordolo erboso, ritardandolo di nuovo.
Hamilton, però, non si da per vinto. Rincorre, fino a portarsi subito a ridosso in zona tentativo sorpasso, a 0,99 centesimi di secondo. Un epilogo, dunque, al cardiopalmo? No perché Hamilton ha chiesto troppo alla vettura. Prima le gomme cominciano a creare problemi. Quindi anche il motore rallenta. Mancano 5 giri al termine ed Hamilton si allontana da Vettel. Mentre dietro Raikkonen e Ricciardo intravedono la possibilità di raggiungere e superare il campione del mondo. La clamorosa doppietta ferrarista sembra proprio alla portata, in extremis.
Ma forse non sarebbe giusto per Hamilton che riesce a difendere l’esiguo vantaggio fino al traguardo: un giro in più e sarebbe finito sicuramente fuori dal podio. Ma per la Ferrari è primo e terzo. Primo posto nella classifica piloti e primo posto in quella costruttori.
Trionfo italiano, dunque nello sport simbolo dell’industria dei motori, la più importante in assoluto per il rilievo tecnologico e per l’impiego umano nella vita di tutti i giorni, ed in genere per il made in Italy ed il design. Viatico per il turismo prima industria italiana cui ogni governante presente e futuro deve dare attenzione e riguardo.
L’Italia è il Paese che, tramite gli sport importanti, tutto questo mondo guarda. La lezione ricevuta lo scorso anno ha dato i suoi frutti. Non si sa per forza di cose o di Marchionne.
Quanto a Maurizio Arrivabene questa volta è partito bene ed è arrivato meglio.
L’esito felice della sua strategia vincente gli ha permesso di togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe. Sintomatica la sua prima osservazione a caldo “C’è chi parla e chi fa i fatti!”
Ordine di arrivo GP Australia F1 del 25.03.2018
Pos Pilota Team
1 S. Vettel Ferrari
2 L. Hamilton Mercedes
3 K. Raikkonen Ferrari
4 D. Ricciardo Red Bull
5 F. Alonso McLaren
6 M. Verstappen Red Bull
7 N. Hulkenberg Renault
8 V. Bottas Mercedes
9 S. Vandoorne McLaren
10 C. Sainz Renault
11 S. Perez Force India
12 E. Ocon Force India
13 C. Leclerc Sauber
14 L. Stroll Williams
15 B. Hartley Toro Rosso +1 giro
16 R. Grosjean Haas Ritirato
17 K. Magnussen Haas Ritirato
18 P. Gasly Toro Ros Ritirato
19 M. Ericsson Sauber Ritirato
20 S. Sirotkin Williams Ritirato
CLASSIFICA PILOTI F1 2018
1 S. Vettel Ferrari 25
2 L. Hamilton Mercedes 18
3 K. Raikkonen Ferrari 15
4 D. Ricciardo Red Bull 12
5 F. Alonso McLaren 10
6 M. Verstappen Red Bull 8
7 N. Hulkenberg Renault 6
8 V. Bottas Mercedes 4
9 S. Vandoorne McLaren 2
10 C. Sainz Renault 1
CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2018
1 Ferrari 40
2 Mercedes 22
3 Red Bull/Renault 20
4 McLaren/Renault 12
5 Renault 7
6 Force India/Mercedes –
7 Williams/Mercedes –
8 Toro Rosso/Honda –
9 Haas/Ferrari –
10 Sauber/Ferrari –