Assen, 26 giugno – Il circuito di Assen vede al via la griglia di partenza composta da: 1) Andrea Dovizioso (Ducati) seguito da Valentino Rossi (Yamaha) e terzo Scott Redding (Ducati). In seconda fila, quarto, Marc Marquez (Honda), quinto Cal Crutchlow (Honda) e sesto Yonny Hernandez (Ducati) A seguire, 7) Pol Espargaro (Yamaha), 8) Aleix Espargaro (Suzuki), 9) Danilo Petrucci (Ducati) Solo decimo Jorge Lorenzo (Yamaha). 11) Maverick Vinales (Suzuki), 12) Hector Barbera (Ducati), 13) Bradley Smith (Yamaha) 14) Alvaro Bautista (Aprilia), 15) Dani Pedrosa (Honda), 16) Eugene Laverty (Ducati), 17) Stefan Bradl (Aprilia), 18) Jack Miller (Honda), 19) Tito Rabat (Honda), 20) Michele Pirro (Ducati) e, seppure autore del noto tempo, ventunesimo Andrea Iannone (Ducati) partito per ultimo per una penalizzazione subita dopo il Gp della Catalogna.
A farla da padrone sul circuito di Assen, è la pioggia tanto che, al 14o giro, i commissari hanno dovuto esporre le bandiere rosse per interrompere il Gran Premio d’Olanda. Dopo mezzora, la gara è ripresa condotta da Dovizioso davanti a Petrucci e Rossi. Ma dopo 3 giri, alla curva 9, il Dottore, che poi dichiarerà “spingevo troppo, sono stato un po’ somaro…” cade e termina così la gara.
Così, sul podio salgono Miller su Honda (partito 18esimo), Marquez su Honda(era quarto) e Redding su Ducati che ha mantenuto la posizione di partenza.
1. ) Jack Miller (Honda)
3. Scott Redding (Ducati) 1″066
7. Eugene Laverty (Ducati)
8. Stefan Bradl (Aprilia)
2. Jorge Lorenzo (Spa) 121
3. Valentino Rossi (Ita) 103
4. Dani Pedrosa (Spa) 86
5. Maverick Vinales (Spa) 79