Alle sue spalle, hanno duellato se pur a distanza Marquez e Valentino Rossi. I dolori alla mano dello spagnolo, operato una settimana fa per una frattura ad un mignolo, hanno fatto pensare ad un altro possibile finale come quello visto in Argentina, ma stavolta Valentino non è riuscito a ricucire il distacco con Marquez. “Marc – ha detto Rossi – ha 21 anni, riprende in fretta la condizione fisica e poi in gara con l’adrenalina e gli anti dolorifici non potevo contare su un suo cedimento. Il suo compagno di squadra non può che essere felice per la prima vittoria dell’anno e il successo gli mancava dal Gp del Giappone 2014. “Tutto è andato al meglio, tutto è stato facile. La moto era perfetta e io riuscivo a guidare come volevo – ha detto Lorenzo – Ho avuto solo qualche problema a metà gara, ma è bastato gestire il mio vantaggio usando un po’ di attenzione per non distruggere la mia gomma posteriore. Ho penato molto prima di questo risultato. Ma sapevo che prima o dopo sarebbe arrivato il momento, fortunatamente per me la vittoria è arrivata qui a Jerez davanti a tutti i miei fan”. Marquez, secondo al traguardo, è tornato sul podio dopo lo zero rimediato in Argentina per il contatto con Valentino Rossi. “Una settimana fa ero in ospedale sotto i ferri – ha ricordato Marquez – e oggi sono sul podio. Per me questo è già un gran risultato. In gara dopo il sesto giro ho iniziato a sentire dolore e così ho sforzato di più il braccio destro, quindi ho cercato di rilassarmi un attimo e a quel punto Rossi ha iniziato a recuperare terreno su di me. Sono comunque riuscito a mantenere la mia posizione. Il secondo posto mi fa prendere 20 punti preziosi per la classifica”.
Una gara da dimenticare per Andrea Iannone, che ha commesso l’errore di inserire la mappa per la pioggia invece del controllo della partenza al via. Nonostante questo, il pilota di Vasto ha chiuso sesto, mentre Andrea Dovizioso con l’altra GP15 ha terminato nono dopo una furiosa rimonta dal fondo a causa di un errore in frenata. Progredisce, infine, l’Aprilia con Alvaro Bautista che ha conquistato un altro punto mondiale dopo quello del Texas.