Telefonata fra Trump e Putin: pace e sconfitta per l’Unione Europea
È durata quasi tre ore la telefonata Trump-Putin sull’Ucraina. Risultato: il conflitto deve concludersi con una pace duratura.

Subito una tregua di 30 giorni negli attacchi russi a centrali e infrastrutture di Kiev: ecco il risultato della telefonata di quasi tre ore fra Trump e Putin. Al via negoziati tecnici sull’attuazione di un cessate il fuoco nel Mar Nero e di una pace permanente. Per mettere fine alla grande paura che attanaglia il pianeta. Il Cremlino chiede lo stop all’invio di armi all’Ucraina.
Telefonata fra Trump e Putin: UE estromessa
Fuori dai giochi l’UE, che in questa situazione pesa zero. Il Consiglio Europeo dice di sé: non possiamo essere ignari di ciò che succede. “Speriamo che i risultati siano buoni. C’è stato un sostegno generale da parte degli stati membri dell’Unione europea alla proposta di cessate il fuoco avanzata da Stati Uniti e Ucraina. Per noi è molto importante che ciò faccia parte di un percorso che non solo continui a garantire la sicurezza dell’Ucraina, ma porti anche a una pace piena, giusta e duratura“. In realtà, l’UE è fuori dai giochi.
Relazioni ottimali USA-Russia
I due leader, spiega la Casa Bianca, hanno inoltre sottolineato la necessità di migliorare le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia. Le risorse impiegate da Ucraina e Cremlino in questa guerra sarebbero meglio utilizzate per soddisfare le necessità dei loro popoli. Al centro del colloquio le centrali energetiche, probabilmente riferendosi alla centrale nucleare di Zaporižžja in Ucraina, sotto il controllo russo. La Russia e l’Ucraina, inoltre, si scambieranno 175 prigionieri di guerra.
Cosa si sono detti i due leader
I due leader hanno parlato ampiamente del Medio Oriente come di una regione nella quale avviare una cooperazione per prevenire futuri conflitti, fa poi sapere Washington. È stata discussa inoltre la necessità di fermare la proliferazione di armi strategiche. Trump e Putin sono, infine d’accordo che l’Iran non dovrà mai essere in grado di distruggere Israele.
Territori: i timori Zelensky
Il tycoon potrebbe accettare di cedere il porto di Odessa alla Russia, secondo quanto riporta il New York Times. I collaboratori del presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno dichiarato il mese scorso di essere preoccupati che il Trump possa soddisfare altri desideri di Putin per alcune parti dell’Ucraina, tra cui forse il porto di Odessa, di fondamentale importanza, riporta il giornale americano. La Russia manterrà sicuramente la Crimea annessa nel 2014 e otterrà quasi tutto il territorio in suo possesso, ossia il 20% del territorio ucraino. Le due parti hanno discusso di un possibile accordo sull’accesso ai porti nel Mar Nero.
L’UE si riarma
C’è il disimpegno degli Stati Uniti, principale alleato UE all’epoca di Biden. L’UE segue il movimento di ReArm Europe, un piano di prestiti da 800 miliardi di euro destinati a equipaggiare le forze armate dei 27 nei prossimi anni, come Draghi ha confermato. Ma senza l’ombrello nucleare americano, l’Europa è vulnerabile alle eventuali minacce di Putin di usare l’atomica.
