L’austera, ma gioiosa cerimonia, si è svolta alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Tullio del Sette e del Comandante delle Scuole dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Riccardo Amato, nonché di Autorità civili, religiose e militari della Capitale.
Sempre grande l’emozione quando sulla Grande Uniforme Storica sono stati apposti simbolicamente ad alcuni Allievi, gli Alamari, tradizionale emblema dell’Arma, da parte del Comandante Generale e del Generale Amato, nonchè da alcuni parenti, in rappresentanza degli oltre 2000 congiunti che hanno assistito alla solenne cerimonia.
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Cerimonia alla quale non si può presenziare senza sentire un groppo alla gola nè tantomeno riuscire a controllare le lacrime per l’emozione che si vive e che accompagnerà, per tutta la vita, i nuovi Carabinieri, fresca linfa vitale per l’Arma.
I neo carabinieri, al termine del corso formativo e dopo un periodo di affiancamento pratico presso i Comandi di Stazione dove vivranno la realtà operativa territoriale sotto il continuo controllo ed ammaestramento da parte del comandante, raggiungeranno le sedi di servizio cui saranno destinati e da cui daranno, con il loro giovanile entusiasmo, il contributo per raggiungere i fini istituzionali.